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Il Velino mormorava calmo e placido al passaggio

      

   

Costume

 Registrazione Tribunale di Rieti n. 5 del 07/11/2002

 

 

Articolo di:

C. SARCIA'


Del primo natante della Municipale il 24 maggio

 

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Natanti della Municipale anche a Rieti?


La Canzone del Velino

Il Velino mormorava calmo e placido al passaggio

Del primo natante della Municipale il 24 maggio

(Rieti, 09/06/2011)  

La data della notizia non è il 24 maggio, ma serviva la rima nel titolo. La notizia l’abbiamo invece letta sul Corriere di Rieti di oggi 9 giugno 2011 e la riportiamo qui in forma ironica per dare l’idea di ciò che da qui a poco potrebbe succedere a Rieti, se non altro, a giudicare dal tenore dell’interrogazione del Consigliere comunale De Santis, come riportata dal quotidiano. A leggere i toni allarmati dell’interrogazione, più che di un mormorio potrebbe parlarsi di una protesta bella e buona. Però, che fortuna essere consiglieri comunali. Puoi parlare quando vuoi, dove vuoi, su tutto ciò che vuoi. Tutti ascoltano le tue parole, te le mettono pure sul giornale e ti risponde il Sindaco in persona, in pieno Consiglio comunale, davanti alla Giunta. A noi cittadini comuni, spettatori muti di una evoluzione inesorabile e talvolta incomprensibile, non rimane che osservare ciò che succede e fare congetture sulle scelte dell’Amministrazione, che, in questo caso, non trovano, al momento, risposte concrete.

Ci chiediamo dunque anche noi a cosa possa servire un natante in dotazione alla Polizia Municipale di Rieti. Per andarci al lago del Salto o del Turano?… Non se ne parla nemmeno: la chiglia prima o poi toccherebbe il fondo del fiume e il natante rimarrebbe fermo; per lo stesso motivo, neanche ad Antrodoco sarebbe possibile andare. Al massimo ci si potrebbe fare un bel giro controcorrente partendo dalla Centrale del latte, alla Giorlandina, arrivando fino a Porta d’Arce o Casa Penta. Oppure ci si potrebbe andare fino al ponte di Terria, sul confine tra il territorio di Contigliano e quello di Rieti, facendo però attenzione alla corrente ed alle anse che in quel tratto si alternano convulsamente, o spingersi fino all'enclave di Piè di Moggio per collegare la frazione al Centro anche per via fluviale. Ma a quale scopo perlustrare il Velino? Magari per montarci un autovelox e contravvenzionare i ragazzi in acquascooter? No!... Sul Velino non circolano ancora gli acquascooter. Allora per beccare i Vu Cumprà che espongono merce contraffatta su zattere di fortuna? Neanche questo sembra possibile. I Vu Cumprà la merce la espongono sui carrelli dell’Eurospin e del Mercatone. E allora? Si chiedono i cittadini, con le bocche spalancate e gli occhi sbarrati per la meraviglia. Ma poi il cervello si mette in moto, la fantasia inizia a lavorare e fiorisce tutta una serie di ipotesi, che sembra una caccia al tesoro. Forse il natante chiamato in causa dal Consigliere De Santis sarà il primo di una nutrita flottiglia destinata ad individuare le attività di inquinamento, da impiegare quindi nella caccia agli scarichi abusivi, oppure nella repressione della pesca di frodo, nel controllo dei batteri presenti per centimetro cubo di acqua, o per segnalare in tempo le esondazioni di Chiesa Nuova, gli smottamenti e le frane.

Questo filone di attività darebbe certamente lustro agli Amministratori i quali, a buon diritto, potrebbero pretendere la riconferma alla guida della Città. Con la formazione di un Corpo di Polizia Fluviale, si creerebbero anche nuovi posti di lavoro. Anche una sezione della Municipale alla fine realizzerebbe gli stessi scopi. Si potrebbe pensare inoltre ad una sezione di Vigili sommozzatori, equipaggiati con piccoli “maiali” tipo X MAS, ma privi di carica esplosiva, molto utili per sorprendere i pescatori senza licenza dal fondo del fiume, con interventi mirati, sull’amo e sulla mosca. La popolazione potrebbe anche gradire una regata abbinata alla Festa di San Antonio. Una bella colonna di natanti addobbati con il gran pavese con in testa il natante riservato agli Amministratori, su modello di quello storico del Doge. A seguire il natante dei Vigili urbani in alta uniforme e all’interno della colonna, altri natanti con il Patron della Festa del Sole Bucciolotti, la Banda musicale e le autorità del mondo sportivo, culturale e turistico e i rappresentanti del mondo finanziario, commerciale e industriale. Un posto d’onore dovrebbe essere riservato agli alti prelati della Curia che potrebbero nell'occasione impartire la benedizione alla folla assiepata lungo il percorso.

Al momento sarebbe azzardato pensare ad una trasferta sul Canal Grande o ad un gemellaggio con Venezia. Già abbiamo problemi col gemellaggio nipponico.

Ma, visto che siamo in tema di soddisfacimento delle aspettative dei cittadini, vorrei avanzare un utile suggerimento in prosecuzione del filone inaugurato dall’amico Tonino Cicchetti, peraltro già attuato in alcuni Comuni del Nord Italia (…le aiuole non sono WC per cani, ecc. ecc.), ma che non c'azzecca niente coi natanti. L’idea è quella di una sezione di Polizia Municipale veterinaria dotata di apparati per la lotta alle cacche di cane, con ordinanza rivolta ai possessori di detti simpatici animali, di sottoporre le loro amate creature al deposito del DNA, onde creare un archivio di dati da comparare all’occorrenza coi campioni di cacca rilasciati dai cari cuccioli lungo i marciapiedi della Città, nelle aiuole e nelle piazze, in modo tale da individuarne senza fallo gli autori dei regalini. Alla fine del procedimento potrebbe essere notificata agli indefessi proprietari dei cani la contestazione dell’infrazione, con irrogazione ai medesimi di sanzioni salatissime, tipo mille-duemila euro a botta. Forse queste brave persone imparerebbero finalmente che gli escrementi dei loro cani devono essere rimossi dai padroni e che non si possono sporcare impunemente le vie cittadine.

A margine di questa straordinaria idea che farebbe contenta la stragrande maggioranza della popolazione, vorrei cogliere l’occasione per soddisfare una mia personale curiosità. Spero che qualcuno mi risponda. La domanda è questa: Come mai da un paio di anni a questa parte viene sistematicamente rivista la segnaletica orizzontale in quasi tutte le vie cittadine, mentre rimane negletta e abbandonata a sé stessa la segnaletica delle vie ubicate sul retro del Palazzo della Provincia al Borgo? L’operazione di adeguamento della segnaletica orizzontale che si sta facendo è veramente lodevole e rilevante. Consiste nell'avanzamento delle linee degli Stop e dei denti di drago dei segnali di precedenza posti agli incroci, in modo da comprendervi l’area di ingombro dei veicoli parcheggiati lungo la strada di immissione, così aumentando senza rischi la visuale. La Via Matteotti e le strade che vi si immettono a pettine avrebbero un gran bisogno di modifiche simili. In quella zona andrebbero anche rimosse alcune siepi che impediscono la visuale, o almeno andrebbero potate ad un’altezza massima di 70-80 centimetri. Si eviterebbero sicuramente molti degli incidenti che si ripetono ciclicamente in quell’area che sembra terra di nessuno.


 

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