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Non se ne può più...

CHE SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE?...

L'insostenibile leggerezza dei nuovi Italiani

(Rieti, Aug 24 2003 12:00AM) Nel mondo dei comuni mortali uno chiede: “Hai fame?” e l’altro risponde: “No!” Oppure: “Hai sete?” e l’altro risponde “Si!”. Questo avviene nel mondo dei comuni mortali. Le cose cambiano se uno si sposta nei settori contaminati dal “virus della vip-influenza”, che per questo genere di cose è peggio della polmonite atipica Sars. I settori più contaminati sono: innanzitutto la TV (Rai, Mediaset, La7 ... non importa quale); poi vengono il teatro, il cinema, il mondo della canzone e gli ambienti dello spettacolo in genere. Ma neanche le redazioni giornalistiche si sono sottratte a questo genere di contaminazione. Evidentemente, chi pratica con lo zoppo impara a zoppicare. Poi bisogna includere tutto quello che gli ambienti sopra citati stivano dietro le quinte o si trainano appresso per motivi organizzativi: parlo dei tecnici, degli assistenti e così via. Non fanno eccezione neanche gli apprendisti delle tornate di “Miss Italia” e del “Grande Fratello” i cui protagonisti bruciano talmente le tappe che, oggi a Bitonto, provincia di Beri, non parlano di altro che di “strescinete”, mentre domani a Salsomaggiore o nella “Casa” si trasformano rapidamente in Vip, acquisiscono le abitudini del nuovo ambiente ed il loro linguaggio si arricchisce di nuovi intercalari e parolacce. Allora la musica cambia di botto. Uno chiede: “Hai fame?” Risposta del contaminato: “Assolutamente!”; oppure: “Hai sete?” Risposta: “Assolutamente!” Poi, com’era prevedibile, il discorso continua sul vago, perché in realtà non si è capito un fico secco e sul tavolo è rimasto un dubbio atroce: “Avrà o no fame e sete?” Il termine “assolutamente” compare ormai indisturbato nelle interviste, nei colloqui televisivi e in tutte le occasione in cui la risposta dovrebbe essere “si o no”. Esso ormai caratterizza l’ambiente dello spettacolo e della carta stampata. E diventa obbligatorio, per ognuno che debba rispondere ad una domanda, utilizzare il termine “principe” dell’ambiguità mediatica: “Assolutamente!” E’ inutile chiedersi se l’intervistato intenda dire “Assolutamente si!” o “Assolutamente no!”; il dubbio non verrà mai sciolto. Una cosa però è certa: loro, i Vip e gli apprendisti-Vip, continueranno tranquillamente a respirare l’aria inquinata dal virus della vip-influenza e sono felici così, si sentono realizzati e perfettamente integrati nel mondo multimediale, perché ormai hanno conseguito la patente di Vip. Assolutamente! Naturalmente per i professionisti la questione è viscerale e perpetua, mentre per gli apprendisti-Vip c’è la speranza che tornino a dire “si e no”, come le persone normali.