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Acque potabili più sicure grazie alle trote Riflessioni sulla condizione umana Apr 21 2004 12:00AM - Federica Di Bartolo (Roma) Dall’ 11 settembre del 2000 l’Occidente vive sotto la minaccia di vari tipi di attentati da parte dei terroristi, per questo i Governi hanno dato il via a numerosi progetti per sconfiggere il terrorismo e le sue azioni criminali. Sono stati individuati obiettivi sensibili e sono state adottate delle misure per prevenire attentati e soprattutto per intervenire prontamente e tempestivamente. Tra i vari tipi di attacchi, i più temuti sono quelli con le armi chimiche o biologiche e per questo il Ministero della Sanità ha attivato un’unità di crisi specializzata contro questo tipo di guerra, mentre il Ministero della Difesa ha allertato tutti i reparti speciali, e il Ministero della Sanità ha istituito un gruppo di intervento per coordinare le operazioni di prevenzione. Uno stato di allerta generale, che è stato evidente a Roma nei giorni di Pasqua; le metropolitane cariche di turisti e vacanzieri, erano molto vigilate, vi erano poliziotti di tutti i reparti che le pattugliavano in continuazione e, come molti avranno visto dai telegiornali, il giorno di Pasqua in Vaticano la tensione era altissima, i fedeli erano fatti passare sotto i check-in e tiratori scelti erano appostati sopra il colonnato di San Pietro. Contro il terrorismo di natura chimico-batteriologica, l’Acea (Azienda per la distribuzione di acqua e luce a Roma e Provincia) ha sviluppato un progetto che prevede il controllo degli acquedotti di Roma attraverso l’uso di un famelico esercito di trote. Al convegno sul “Nuovo terrorismo: la capacità di difesa del sistema Paese” organizzato dal Centro Studi Difesa e sicurezza con il patrocinio di Finmeccanica, il presidente dell’ Acea Distribuzione, Massimiliano Salvi, ha spiegato che: “Le trote sono animali che rivelano immediatamente la presenza di agenti tossici. Per questo in certi punti strategici degli acquedotti romani abbiamo sistemato delle vasche con delle trote”, in particolare delle trote iridee, specie sensibilissima alle sostanze tossiche e alla qualità dell’acqua. Il presidente Salvi ha poi continuato: ”gli animali, sono video-sorvegliati 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Se muoiono o si sentono male facciamo subito un prelievo dell’acqua per verificare che non siano state immesse sostanze nocive”. Il sistema dunque consente alla “Sala operativa acque” di rilevare eventuali anomalie e di attuare prontamente le corrispettive procedure, onde evitare l’avvelenamento di milioni di persone. Ma, alla fine, i comportamenti strani delle trote non potrebbero essere attribuiti al fatto di essere continuamente sotto l’occhio delle telecamere? Certamente potrebbe essere uno stress per questi tranquilli pesci, che, senza volerlo, sono entrati nella casa del “Grande Fratello” versione ittica. E poi fra un po’ dovendo smaltire sane trote adulte, ci troveremo l’Acea rivenditore autorizzato di trote o i dipendenti in piazza a scioperare perché in mensa propinano solo pesce? A parte questo, possiamo certamente dire che il Gruppo Acea è veramente interessato al bene della popolazione e che svolge sempre numerosi ed attenti controlli dell’acqua erogata a Roma e ai comuni della Provincia; tanto è vero che per il 2004 sono previste oltre 250 mila analisi. Per quanto riguarda l’energia elettrica, l’azienda ha sviluppato una serie di iniziative di sicurezza per permettere alla Capitale di provvedere ad un eventuale attacco terroristico, infatti, come ha detto il presidente, “in caso di black out dovuto a questa o altre cause l’Acea è in grado di rialimentare in proprio le centrali di Montemartini e Tor di Valle”, attraverso un meccanismo chiamato ad “isola”, perché le centrali sono in grado di funzionare anche senza la trasmissione si energia proveniente dalla rete nazionale.
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