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Corrispondenze
La botulinica e l'estetica
XXV Congresso Nazionale Italiano della Medicina Estetica
Apr 26 2004 12:00AM - Federica Di Bartolo
(Roma)
Il 22 aprile al XXV Congresso Nazionale Italiano della Medicina Estetica, tenutosi al Centro Congressi Hotel Cavalieri Hilton di Roma, sono state presentate numerose metodologie; tra cui un‘importante novità: la tossina botulinica. Il Ministero della Salute infatti ha autorizzato la commercializzazione della tossina botulinica di tipo A, un farmaco usato in campo medico, soprattutto neuromuscolare da più di 20 anni per la sua capacità di distendere i muscoli a livello locale; il prodotto è commercializzato in Italia dalla Allergan, un‘azienda leader nell’oculistica e nella dermatologia da più di 50 anni. Questo metodo permette un grande passo in avanti nel campo estetico del nostro paese, portandolo sullo stesso piano di Canada, USA, Francia, Spagna, Svizzera e paesi scandinavi, dove questa tossina è già da tempo usata in capo estetico. A partire dall’aprile del 2002, sono stati effettuati circa quattro milioni di trattamenti con l’autorizzazione della FDA (American Society of Plastic Surgeons), cosicché è diventata la metodica di intervento estetico, non chirurgico, più richiesta. Secondo Nicolò Scudieri, Direttore della Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Università “La Sapienza” di Roma: “ la tossina botulinica di tipo A è l’unico farmaco in grado di ridurre sensibilmente le rughe di espressione perché agisce direttamente sui muscoli responsabili della loro formazione”, potrà essere usata soprattutto per il trattamento delle rughe cosiddette glabellari ossia di quei solchi verticali che si formano tra le sopracciglia e di quelli orizzontali alla base del naso e sulla fronte. La metodologia consiste nell’iniettare per mezzo di una siringa ad ago sottilissimo, delle piccolissime dosi della suddetta molecola all’interno del muscolo interessato, con la conseguente “sospensione” dell’impulso nervoso diretto a tale muscolo, senza intaccare la funzionalità degli altri; a causa della tossina il muscolo si rilassa, non riesce più a contrarsi e quindi a formare le rughe. Come ha affermato il Presidente della SIME (Scuola Internazionale di Medicina Estetica), Carlo Bartoletti, il trattamento con la tossina botulinica a fini estetici verrà prescritto ed effettuato solo da alcuni medici specialistici, come i chirurghi plastici e maxillofacciali, dermatologi e oftalmologi, che abbiano frequentato uno specifico corso di formazione, tenuto da esperti nell’utilizzo di questo farmaco. Da uno studio condotto nel 2002 da J. A. Carruthers su 264 pazienti è emerso che l’effetto di un’applicazione dura per molti mesi, con una percentuale di risposta che a 7 giorni è dell’80% e a 120 giorni si attesta ancora al 26,2% e che il trattamento è reversibile e oltretutto non interagisce con altri trattamenti estetici come il peelling chimico o il filler oppure il laser. Può sottoporsi a tale metodologia chiunque mostri segni evidenti di invecchiamento della pelle e soffra psicologicamente per questo inestetismo dovuto all’età; la molecola ha mostrato anche la capacità di migliorare l’espressione del viso che, a causa della comparsa delle rughe, può essere diventata torva e accigliata oppure aggrottata. Il Presidente della SIME, Carlo Bartoletti, pur essendo entusiasta di questa novità ha espresso il suo rammarico perché i medici estetici, pur avendo frequentato Corsi e Scuole pluriennali, non sono autorizzati a praticare questo trattamento; un problema che ha definito “imbarazzante”, di cui si è accorto anche l’Ordine dei Medici, e che spera venga affrontato e risolto al più presto.
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