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Un dolce agro-pastorale antichissimo

Le cassatelle con la ricotta

Un dolce dalle remote origini, che ricorda simboli prettamente mediterranei


Sep 22 2005 12:00AM - Aurora Sarcià


(Roma)

INGREDIENTI DELLA PRIMA FASE
250 grammi di farina (doppio zero)
125 grammi di zucchero (vanno bene anche 100 gr.)
1 uovo intero e un tuorlo
2 cucchiai di latte (intero)
½ bustina di lievito per dolci


PREPARAZIONE DELL’IMPASTO
Impastare tutti gli ingredienti e ricavarne una sfoglia sottile, spruzzando di farina durante la lavorazione per rendere la sfoglia meno appiccicosa. Premendo sulla sfoglia il bordo di un bicchiere grande o di una tazza, ricavare delle formelle circolari e lasciarle riposare su una superficie infarinata.

INGREDIENTI DELLA SECONDA FASE
350 grammi di ricotta (di pecora)
150 grammi di zucchero
2 tuorli d’uovo
una presa di cannella in polvere (facoltativa)
150 - 250 grammi di praline di cioccolato fondente (facoltative)


PREPARAZIONE DEL RIPIENO
Frullare la ricotta, lo zucchero, i tuorli e la cannella fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungere le praline di cioccolato, rimescolando appena.

ASSEMBLAGGIO
Considerare la metà delle formelle; poggiare su ognuna un cucchiaio d’impasto ed appiattirlo al centro, lasciando libero il bordo. Coprire ogni formella con la gemella e saldare i bordi con una leggera pressione, inumidendo con un velo di vino bianco le parti da incollare, se si sono seccate.
Incidere alla distanza di un centimetro circa tutto il bordo circolare che s’è incollato, realizzando una frangia a raggiera. Praticare sulla parte ripiena dei fori con una forchetta.

COTTURA E CONSUMAZIONE
Cuocere in forno caldo a 180° per circa mezz’ora, ponendo le cassatelle in teglia bassa rivestita con carta da forno. Si consiglia di seguire la cottura per stabilire il miglior tempo adatto al forno. E’ preferibile mangiarle tiepide e spolverate con zucchero a velo. Abbinare aleatico delle Lipari, zibibbo di Marsala o moscato di Pantelleria.

CURIOSITA’
Le cassatele fanno parte della tradizione catanese.
A Trapani si chiamano “genovesi” e la finitura del bordo viene realizzata con uno stampo.
Nella versione napoletana troviamo la fantasiosa variante della “sfogliatella”.

 

 

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