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La Campagna di Francia e la Battaglia delle Ardenne 1940 Come la sorpresa in campo tattico può favorire il successo strategico Dec 13 2005 12:00AM - R.Barassi e G. Pipino (Roma) Alla conclusione della Prima Guerra Mondiale, la situazione politica europea fu sconvolta in conseguenza della caduta di 4 imperi: germanico (Hoenzollern), russo (Romanov), austro-ungarico (Asburgo) e turco (Ottomano). La nuova situazione politico territoriale fu frutto dei trattati di pace e del crollo dell'impero russo che portò alla costituzione di nuove entità statali: gli Stati Baltici e la Finlandia. Alla conferenza dl Versailles presero parte solo le potenze vincitrici alleate. La Francia cercava, con la costituzione della Polonia, della Cecoslovacchia e della Iugoslavia, di formare una barriera antigermanica e antibolscevica (antirussa). Il trattato apparve come redatto senza alcuna discussione con gli sconfitti, addossandone tutte le colpe agli stessi e prevedente riparazioni economiche-territoriali molto onerose e senza precedenti.
Si trattò, in altre parole, di un documento molto complesso che avrebbe meritato una più meditata concertazione tra tutte le parti in causa sia vincitori che vinti. L'Inghilterra era però maggiormente preoccupata della aumentata egemonia economica francese piuttosto che dei risentimenti nazionali che si levavano da più parti. Per contro, la Francia palesava intransigenza e determinazione nei confronti degli sconfitti lasciando spazio e terreno fertile alla rinascita delle rivendicazioni e dei nazionalismi aggressivi specie in Germania. In questo periodo (1919) nasceva la Società delle Nazioni fondata dal Presidente americano Willson ma, dopo pochi e fruttuosi interventi, si dimostrò impacciata dall'unanimità prevista per le decisioni e anche dalla mancanza di efficaci strumenti coercitivi. Gli stessi Stati Uniti uscirono ben presto dal sodalizio. Altre organizzazioni sovranazionali sorte in questo periodo come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, fallirono in poco tempo.
Le motivazioni di fondo del naufragio dì tali tentativi di costituire organizzazioni di sicurezza sono da ricercare nella crisi economico - politico - sociale che dilagava al1a fine della guerra. Il conflitto aveva stimolato l'industria, l'agricoltura, il terziario spronando alla massima produzione che nel dopoguerra era diventata accumulo improduttivo e causa di una profonda e generalizzata crisi economica. Tra le Nazioni più colpite dalla crisi economica, gli Stati Uniti, l'Inghilterra e la Germania (anche a causa delle pesanti sanzioni economiche inflitte). Tra gli Stati meno colpiti: il Giappone che, asceso a grande potenza mondiale con la Prima Guerra Mondiale, continuava a migliorare la sua economia e riusciva a procurarsi le necessarie materie prime con una politica espansionistica di conquista che lo spingeva a conquistare la Manciuria, Shangai e buona parte della Cina settentrionale; la Russia, che sospendeva i suoi rapporti internazionali ed adottava una rigida politica autarchica, valorizzando la propria industria; la Francia, dove la depressione si faceva sentire meno è più in ritardo; l'Italia, che abbracciata la dittatura di Mussolini come naturale risposta al malessere popolare, scelta l'autarchia politico- economica, si distaccava dall'economia internazionale e palesava velleitari fini espansionistici.
La conseguenza più grave di tali politiche estere sospettose ed ostili era costituita dal fallimento della Società delle Nazioni che si dimostrò impotente nel contrastare l'ondata dei nazionalismi aggressivi che ormai dilagava in tutta Europa.
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