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L’ORA DELLA VERITA’ PER BITCOIN E CRIPTOMONETE Create per eludere i controlli bancari ed i pesi gravanti sul dollaro, hanno fallito lo scopo 26/03/2023 - Massimo Iacopi (Assisi PG) Stephen Tyrone Colbert (1964- ), animatore del The Late Show americano, ha soprannominato il Bitcoin come “un po' d'oro per i nervi”. Richard Rick Falkvinge (1972- ), imprenditore svedese informatico e fondatore del Partito dei Pirati, é convinto, per quanto lo riguarda, che la criptomoneta “farà alle banche quello che l'E-mail ha fatto al settore postale”. Ma nel momento in cui veniva redatto questo commento, il corso del bitcoin scendeva sotto i 19 mila dollari, mentre il dollaro presentava una forma smagliante, anche se in apparenza. Le criptomonete stanno forse sulla strada della capitolazione di fronte al Dio dollaro. Purtroppo, come sempre, la questione appare molto più complessa. Nel corso dell'ultimo decennio sono stati numerosi quelli che da Warren Buffet (1930- ), patrimonio stimato 107 miliardi di dollari, a Christine Lagarde (1956- ), Presidente della BCE, hanno predetto la morte delle criptomonete. Eppure, più di dieci anni dopo che il suo misterioso creatore giapponese Satoshi Nakamoto (1975- ), nel 2009, dava vita alla sua creatura, il Bitcoin (2), esso é rimasto sempre sulla scena ed ha compiuto la missione che gli era stata inizialmente affidata dal suo fondatore, ossia quella di consentire transazioni da pari a pari, da utilizzatore ad utilizzatore, su una rete decentralizzata, basandosi su una tecnologia detta “Block Chain” capace di registrare e validare in maniera algoritmica le transazioni realizzate, “senza ricorrere all'intermediazione di una terza parte” (3), Sebbene la qualificazione di £moneta” gli sia stata negata da quei detrattori che considerano -a ragione- la regina delle criptomonete più un attivo speculativo che uno strumento reale di transazione mercantile, Il Bitcoin si é comunque insediato nel paesaggio della finanza mondiale e con lui più di 12 mila criptomonete diverse (4) per rappresentare in totale e con l'aiuto delle sue molteplici “consorelle”, un triliardo di dollari di capitalizzazione, ovvero l'equivalente del PIL della Francia (5) o della capitalizzazione del gigante informatico Apple. “Chi con il suo vomere aprirà il seno della piana, per mietervi i frutti che Cerere ci porta“ (Aristofane) (6). Sfortunatamente o meno, il Bitcoin sta incontrando difficoltà a realizzare il progetto di rivoluzionare completamente le finanze e l'economia mondiale. In effetti, anche se la morte del bitcoin non si é ancora verificata, quella del dollaro non sembra imminente ed il cammino sembra ancora lungo per il bitcoin come anche per qualsiasi altra criptomoneta, prima che possa imporsi come divisa internazionale. Per adesso il bitcoin non é una divisa internazionale ed anche il suo statuto di “oro numerico”, recentemente acquisito, appare compromesso. Sembra effettivamente difficile considerarlo un valore rifugio atteso che il suo valore al 10 novembre 2021 era di 69.044 $. Tuttavia, alla data del 24 settembre 2022 il dollaro si é svalutato di più del 70%, mentre il corso del bitcoin risultava di 19.126 $. Va comunque ricordato, per completezza di informazione, che il bitcoin valeva appena 700 $ fino al 2016 e che il suo coro nell’anno successivo é passato da 1000 dollari a 20.000 $ circa. Crollo delle monete Evidentemente, si potrebbe obiettare che il dollaro ha perso più del 90% del suo valore dalla creazione della FED (banca centrale degli USA) nel 1913 e che 2 mila dollari oggi non rappresentano neanche l'equivalente di quello che 100 dollari permettevano di acquistare agli inizi del XX secolo. Tuttavia, questo genere di ragionamenti non tiene in alcun conto delle molteplici variazioni legate alle evoluzioni tecniche e sociali ed all'evoluzione dei costi dei beni manifatturieri o delle materie prime. Ma bisogna anche considerare l'importanza determinante della svolta rappresentata dalla fine della convertibilità oro-dollaro nel 1971. La decisione, adottata da Richard Nixon (1913-1994), ha inaugurato un'epoca di fluttuazioni incessanti per il dollaro ed ha accelerato la finaziarizzazione dell'economia mondiale. Lo sviluppo della informatizzazione negli anni 1970 ha annunciato la comparsa della moneta basata sugli scritti: il denaro non é ormai che un seguito di segni trattati nel linguaggio binario delle macchine. In questa prospettiva, denunciare le criptomonete come una forma di chimera elettronica non ha molto senso, in quanto da molto tempo la moneta non é più che un segno elettronico. Sarebbe più giusto considerare la criptomoneta come una forma di “finanza per tutti”. Nella quale chiunque può acquistare e stoccare criptoattivi su un portafoglio elettronico nel giro di qualche clic …, chiaramente a suo rischio e pericolo, poiché il valore di queste criptomonete é soggetto a variazioni importanti di valore nel giro di qualche ora. Basta, ad esempio, considerare il recente “crollo” delle quotazioni di Terra Luna, ottava criptomoneta mondiale. Terra Luna rappresentava una capitalizzazione di più di di 45 miliardi. Il suo ecosistema economico si basava sulla criptomoneta Terra Luna, emessa sulla blockchain dello stesso nome e sullo stablecoin Terra USD (UST), che veniva stimato di fornire una garanzia di una stretta equivalenza con il dollaro americano. (7). Ma questa equivalenza era garantita solo in maniera algoritmica, grazie ad un sapiente calcolo di media fra il corso del dollaro, corso delle criptomonete e molteplici altri fattori, come il costo delle materie prime o delle derrate agricole o delle risorse energetiche. E quando questi corsi hanno cominciato ad avere il “ballo di San Vito” ed a spaventare l'economia mondiale, specie con la guerra d'Ukraina, il corso dello Stablecoin UST ha cominciato ad “avvitarsi su sé stesso”, trascinando nella sua caduta tutti i suoi investitori. Il crollo dell'UST ha provocato quello di tutto l'ecosistema Terra nel maggio 2022. Nel giro di qualche giorno, sono andati in fumo 45 miliardi di capitalizzazione, mentre il corso della criptomoneta Terra Luna é passato da 119 $ del mese di aprile 2022, allo 0,00000999967 $ del 13 maggio seguente. Il crollo di Terra ha fortemente eroso la fiducia nelle criptomonete. Senza essere stati altrettanto drammatici di Terra Luna, i capitomboli subiti dalle principali criptomonete, come Bitcoin o Ether, hanno prerannunciato per molti un gelo sulle cripto, avvero un lungo periodo di “basso” corso dei valori. Se il bitcoin e le criptomonete sembrano abbastanza ben impiantate nel paesaggio finanziario di oggi, questo nuovo tipo di attivi numerici sono ancora molto lontani dal rivaleggiare ed entrare in concorrenza con il “re” dollaro. Secondo l'FMI (Fondo Monetario Internazionale), nel giugno 2022, il dollaro rappresentava ancora circa il 60% delle riserve di cambio mondiale (6.877 miliardi di dollari, su un totale di 11.679 miliardi, mentre l'Euro ne rappresentava complessivamente 2.342 miliardi) (8). Secondo il parere degli economisti americani Carmen Rheinart (1955- ) e Kenneth Rogoff (1953- ), il dominio del biglietto verde é ugualmente sorprendente come moneta impiegata per gli attivi finanziari: il 50% delle obbligazioni sono in dollari, il 30 % in Euro ed il resto nella moneta di chi la ha emessi. La moneta americana é onnipresente sui mercati finanziari dei debiti. Il bitcoin quasi certamente non rimpiazzerà il dollaro in un prossimo futuro. Al contrario, un altro grave pericolo pesa sul protocollo di scambio inventato da Satoshi Nakamoto: il suo principio di funzionamento. Il numero di bitcoin in circolazione é stato limitato da suo creatore a 21 milioni di dollari. Alla data del 14 gennaio 2022 si contavano, su scala mondiale, circa 19 milioni di bitcoin in circolazione. Sapendo che il meccanismo di validazione delle transazioni sulla rete bitcoin viene assicurato dagli utilizzatori, che forniscono una parte della potenza di calcolo in cambio di ricompense in frazioni di bitcoin (quelli che vengono denominati “minatori”), che cosa succederà quando non sarà più possibile emettere nuovi bitcoin per ricompensare i minatori ? Il protocollo, da quel momento, é destinato ad andare in rovina, per trasformare i bitcoin in circolazione in una specie di oro numerico, reliquia del tentativo di Nakatomo, ma praticamente impossibili da scambiare, in quanto più nessun minatore sarà disponibile e prestare, senza ricompensa, la sua potenza di calcolo al sistema (rete). Comunque sia, nella migliore delle ipotesi, questo scenario catastrofico verrà raggiunto solo verso la fine del secolo. Da oggi a quella data, é molto, probabile che un'altra criptomoneta avrà preso il posto del bitcoin, prima che questo non sia neanche arrivato a sognare di poter detronizzare il dollaro. Si potrebbe ipotizzare un atro scenario: quello delle Monete Numeriche di Banca Centrale (MNBC), monete, totalmente dematerializzate, emesse dalle banche centrali, e basate sul modello delle criptomonete, ovvero su una o più blickchain specifiche, ma soprattutto controllate dagli Stati. La Commissione Europea ha lanciato i lavori preliminari al fine di poter sviluppare un euro numerico. Pechino sta già sperimentando il suo rembimbi virtuale e gli USA, per una volta in ritardo, hanno annunciato, il 9 marzo 2022, attraverso Joe Biden (1942- ), l'apertura di un cantiere riguardante il dollaro numerico per garantire “transazioni efficaci ed a basso costo, in particolare per i trasferimenti ed i pagamenti transfrontalieri”. Quello che potrebbe precipitare la caduta del dollaro non é certo il bitcoin, ma proprio il … dollaro numerico. A meno che un altra potenza non si imponga e metta al palo gli USA in questo nuovo gioco. NOTE (1) «Il re è nudo!» esclamazione mutuata da una favola di Andersen, che utilizziamo ogni volta che facciamo riferimento all'atteggiamento di chi nasconde o finge di non vedere una verità palese, per piaggeria, adulazione, compiacimento nei confronti dell'autorità o del potere nelle sue varie forme; (2) Con la B maiuscola si indica il protocollo, mentre con la minuscola si indica il gettone elettronico; (3) Satoshi Nakamoto: “Bitcoin, a Peer-to-Peer Electronic Cash System”, 31 ottobre 2008: https/bitcoin.org/bitcoin.pdf: “A purely peer to peer version of electronic cash would allow online payments to be sent directly from one party to another without going through a financial institution” “Quello che é necessario é la disponibilità di un sistema di pagamento elettronico basato su una validazione criptografica, invece che sulla fiducia; che fornisca a due utenti di effettuare transazioni senza la presenza di terze parti”; (4) Secondo il sito Coingecko.com; (5) Paragonare capitalizzazione di borsa e PIL non ha alcun senso; nel nostro caso si tratta di fornire un semplice ordine di grandezza; (6) Cerere la dea dell'agricoltura, in questo caso è implorata da un personaggio di Aristofane nel suo Pluto; (7) Terra USD era uno stable-coin algoritmico che impiegava come riferimento una divisa fluttuante parallela, Luna, per registrare il suo cambio fisso con il dollaro. La criptomoneta é diventata popolare per il fatto che l'utilizzatore poteva depositare le propria moneta e guadagnare il 20% di interessi in un progetto sperimentale chiamato Anchor; (8) Emmanuel Garessus, “La supremazia sul dollaro é ancora più forte di quanto non si pensi”, 21 novembre 2021.
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