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ALCUINO DI YORK PENSATORE E TEOLOGO ANGLOSASSONE Venerato come Santo dalla Chiesa d’Inghilterra e come Beato dalla Chiesa Cattolica 19/10/2023 - Massimo Iacopi (Assisi PG) ALCUINO DI YORK PENSATORE E TEOLOGO ANGLOSASSONE
Grande artefice del rinascimento carolingio, dell'unificazione politica e religiosa del regno, il monaco benedettino Alcuino di York (735-804) é stato un amico intimo ed il principale consigliere di Carlo Magno Alcuino era originario di una famiglia nobile anglo-sassone ed è nato intorno al 735 in Northumbria, venendo destinato alla carriera ecclesiastica. Il giovane riceve una eccellente educazione presso la scuola episcopale di York, fondata nel 627, dove viene notato dall’arcivescovo Egbert di York (vescovo dal 732 e morto nel 766). Alcuino vi sviluppa un gusto per la poesia classica, pur deplorando il fatto di non essere stata scritta da dei Cristiani. Egli diventa successivamente il maestro di questa scuola ed il suo bibliotecario ed è stato probabilmente ordinato diacono nella stessa epoca, dopo un viaggio a Roma alla ricerca di manoscritti preziosi in compagnia di Aethelbert (arcivescovo dal 767 al 780; per altre fonti morto nell'803 circa), il successore di Egbert. E’ in occasione del suo secondo viaggio in Italia che Alcuino incontra Carlo Magno (742-814) nella città di Parma e quest’ultimo lo invita alla sua corte e gli affida la direzione della scuola palatina di Aquisgrana (Aachen o Aix la Chapelle). A partire da questo momento, Alcuino resterà costantemente a fianco di Carlo Magno, ad eccezione degli anni 790-793 che egli passerà in Inghilterra. Carlo Magno teneva Alcuino in grande considerazione e gli domandava spesso dei consigli; il loro principale argomento di conversazione riguardava l’educazione. D’altronde il monaco è stato è il maestro del sovrano e dei suoi figli Pipino il Gobbo (769-811) e Luigi o Lodovico il Pio (778-840). Alcuino, al di fuori dell’Accademia Palatina, antenata e modello di tutte le accademie occidentali, è stato incaricato della sorveglianza di diversi conventi ed egli è stato anche all’origine della maggior parte delle nuove scuole nello stato carolingia, migliorando anche quelle esistenti. Egli riprende l’insegnamento delle arti liberali e sviluppa i laboratori di copisti, che consentono la diffusione dei testi sacri e delle opere profane dell’Antichità. Alcuino non si dimentica nemmeno delle questioni religiose combattendo l’Adozionismo (dottrina secondo la quale Gesù sarebbe diventato il figlio di Dio Padre solo per adozione a seguito del suo battesimo) e partecipa alla riforma liturgica. Il suo insegnamento si orientava specialmente sulla grammatica antica, la letteratura classica, le scienze matematiche, base della computazione, ma non smetteva di ricordare la subordinazione delle scienze profane alla Bibbia, il cui studio ed esegesi costituivano la summa delle conoscenze. A suo parere, i pagani non dovevano essere battezzati con la forza, ma portati a credere in Cristo con la persuasione; questi argomenti porteranno Carlo Magno ad abolire la pena di morte per il paganesimo nel 797. Alcuino, che sapeva parlare il greco, il latino e l’ebraico, diviene col passare del tempo, il vero intellettuale di riferimento del mondo franco e contribuisce in modo fondamentale con la sua azione educatrice alla formazione dei futuri dirigenti del regno carolingia. Nel 796, il monaco riceve da Carlo Magno la celebre abbazia di San Martino di Tours, dove vi istituisce anche una scuola a somiglianza di quella di York. A partire dall’801, Alcuino si insedia costantemente a Tours e ricopre naturalmente l’incarico di professore della sua scuola, pur continuando a mantenere una corrispondenza regolare con Carlo Magno ed i principali personaggi del suo tempo. Il monaco abate, chiude la sua vita il 19 maggio dell’804. Presso la corte di Carlo Magno, Alcuino era anche conosciuto sotto lo pseudonimo di Flaccus Albinus. Egli ha redatto un gran numero di opere sulla religione e l’insegnamento delle arti liberali, come la filosofia, l’aritmetica, la retorica, la grammatica; i suoi trattati di pedagogia e di teologia, costituiscono, tuttavia, appena una compilazione dei lavori di Severino Boezio (Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius, 475-525) e di Isidoro di Siviglia (560-636). Ad Alcuino si deve la celebre versione della Bibbia revisionata a richiesta di Carlo Magno; il suo famoso trattato sulla dialettica è stato composto come un dialogo fra lui e l’imperatore. Lo Scriptorium di Tours, fondato da Alcuino, contribuisce alla diffusione ad un tipo di scrittura detto il minuscolo carolino. Alcuino ha lasciato ai posteri anche una massa considerevole di lettere e di poemi ed a lui viene spesso attribuita la paternità del celebre “Capitolare delle città”, un atto legislativo fondamentale dell’epoca carolingia, che riflette fedelmente la volontà politica, economica e culturale dell’imperatore. Lo storico Eginardo (770-840) considerava Alcuino come l’uomo più colto del suo tempo. Fra gli allievi di Alcuino si annoverano diversi personaggi di rilievo, che molto hanno fatto per la propagazione dell’educazione e della scienza nell’Impero Carolingio, come Rabanus Maurus Magnentius (Mauro Rabano, 780-856), arcivescovo di Magonza, erudito e teologo di fama.
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