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Forum 4

Autonomia Scolastica ed Associazionismo:

La nascita dell’ASAL


May 31 2006 12:00AM - Avv. Gianni Lorenzini


(Rieti)

La solitudine delle scuole. Era  questa l’idea dominante dell’articolo precedente. La difficoltà di esercitare le proprie funzioni, da parte delle istituzioni scolastiche, in un panorama sociale ed istituzionale “distratto”, alle prese con altre priorità, in questo delicato frangente storico.

Di fronte a questa situazione, in cui si fa fatica a trovare interlocutori consapevoli ed interessati, le scuole, però, non si rassegnano, cominciano a reagire, producendo esperienze nuove ed interessanti.

Una di queste prospettive, che può dare grandi risultati e che già comincia a far discutere, riguarda la possibilità di unirsi, di mettersi in rete, di associarsi per meglio assolvere ai propri compiti.

Questa opzione, peraltro già presente nel precedente ordinamento, anche se poco praticata, oggi riceve piena legittimità dal Decreto sull’autonomia, il DPR 275 del ‘99. All’art. 7 esso prevede che le scuole autonome possano associarsi in reti o consorzi per assicurare il totale raggiungimento delle loro finalità educative.

Sulle reti scolastiche, la loro natura, struttura e finalità, torneremo con un prossimo intervento; in questo numero vorrei soffermarmi su di un aspetto particolare che sta caratterizzando il fenomeno associativo in atto.

Mi riferisco alla nascita dell’ASAL (Associazione delle Scuole Autonome del Lazio), un nuovo soggetto che punta alla rappresentanza di tutte le scuole della regione in quanto autonomie funzionali aventi natura costituzionale (art. 117 della Costituzione, modificato con legge costituzionale  n. 3 del 2001) e che mirano alla piena realizzazione del diritto allo studio per tutti i cittadini, italiani e non, residenti sul territorio nazionale.

Gli scopi che l’Associazione si propone di raggiungere sono molteplici: in breve possiamo dire che, sul modello dell’ANCI (l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), oltre ad offrire servizi di consulenza e di assistenza alle scuole nell’esercizio del proprio mandato, l’ASAL si propone come interlocutore di tutti quei soggetti (Ministero, Regione, Ufficio Scolastico Regionale, Enti Locali) che a vario titolo sono coinvolti nella realizzazione delle politiche formative di un territorio. C’è da aggiungere che questo processo di aggregazione è stato avviato anche in altre regioni, una decina per adesso, dove si sono costituite analoghe Associazioni di Scuole Autonome, coordinate da un organo di rappresentanza nazionale, la FNASA (Federazione Nazionale delle Associazioni delle Scuole Autonome). 

Il processo, come si è detto, è ai suoi inizi ma vi sono segnali incoraggianti che possa estendersi. 

Il Comitato di coordinamento dell’ASAL, in cui sono rappresentate scuole delle cinque province laziali, ha iniziato ad operare tenendo le sue prime riunioni presso la sede nazionale dell’ANCI, in Via dei Prefetti a Roma, a riprova che il fenomeno è oggetto di attenzione sul quel versante istituzionale. Successivamente, anche per marcare la propria autonomia,  ha iniziato a riunirsi presso un istituto scolastico romano.

Attualmente vi aderiscono, singolarmente o associate in rete, circa 200 istituzioni scolastiche del Lazio (su un totale di  950) ma la consapevolezza di un raccordo forte e di un coordinamento delle proprie azioni si sta facendo strada, pur tra mille difficoltà, nelle scuole di tutta la regione.

L’ASAL è nata nel 2002 ma può già vantare una serie di iniziative con le quali si è imposta all’attenzione di tutti coloro che operano nel settore dell’istruzione e della formazione pubblica. In particolare nell’ultimo anno è stata co-protagonista di due eventi organizzati insieme alla Regione Lazio. Dopo un importante ed affollato seminario di studio avente per titolo “Le scuole laziali e la riforma Moratti” , tenutosi presso il Palazzo della Regione il 10 marzo 2005, alla presenza, tra gli altri, di dirigenti regionali, dirigenti del MIUR e dell’allora Assessore alle Scuole Giorgio Simeoni, un grande successo ha registrato il convegno tenutosi, sempre alla Regione, il 9 marzo 2006, alla presenza del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, M. Maddalena Novelli, del Consigliere Regionale Anna Maria Massimi, dell’Assessore Silvia Costa, del Consigliere di Stato Livia Barberio Corsetti, rappresentanti ANCI e UPI e di un folto numero di dirigenti e docenti delle scuole laziali.

Il tema in discussione era “Autonomie in rete” ed il profilo alto del dibattito ha consentito di registrare l’attualità ed il notevole interesse che il tema dell’associazionismo scolastico assume tra gli addetti ai lavori e nelle istituzioni pubbliche. In particolare ha riscosso un’attenzione particolare la proposta, formulata già nel seminario del 2005 dal presidente dell’ASAL, Paolo Mazzoli, per la costituzione di una Consulta Regionale, come tavolo istituzionale sul quale definire gli indirizzi della politica regionale in materia di istruzione e formazione: il  Consigliere Massimi ha reso noto che è stata presentata una proposta di legge regionale in tal senso, la cui approvazione renderà possibile una vera politica concertativa tra enti ed istituzioni impegnate nella definizione dell’offerta formativa su tutto il territorio della regione.

Essere riusciti ad organizzare, nell’arco di 12 mesi, due eventi di questo livello con Amministrazioni di diverso orientamento politico testimonia l’accreditamento dell’Associazione quale interlocutore istituzionale superpartes e, soprattutto, una nuova attenzione che l’universo delle autonomie territoriali rivolge a questo processo aggregativo.

Siamo convinti che tutto ciò potrà aiutare le istituzioni scolastiche a superare il rischio di un isolamento asfittico e improduttivo e consentire loro di svolgere pienamente il ruolo che la Costituzione prevede e che i cittadini si attendono.


 

 

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