GRAFFITI-ON-LINE.COM
2002-2024 Graffiti-on-line.com Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati.
Incontri settimanali di formazione MCL Un supplemento d’anima etico e politico, di analisi e di proposta Oct 23 2006 12:00AM - Nazzareno Figorilli (Rieti) Sono ripresi gli incontri
di formazione sociale e da quest’anno anche politica
del Movimento Cristiano Lavoratori, tutti i venerdì dalle ore 18,00 alle 19,30 fino al 15 dicembre presso l’Aula Giuseppe
Ragno di Via Paolo Borsellino, Gli incontri sono aperti a
tutti, credenti e non, uomini di buona volontà che desiderano sapere e che
vogliono contribuire a formare il sapere, nel campo dell’etica e della
politica, nel campo sociale come in quello economico con riferimento alla
dottrina e al magistero della Chiesa. Nazzareno Figorilli presidente del Movimento Cristiano Lavoratori
chiede ai cattolici di uscire dal “borbotto”, dal “giudizio”, dal “peccato di omissione sociale”, e come sostiene il responsabile della
formazione MCL Massimo Casciani a proposito della
difesa della vita, “il cittadino cattolico non deve fermarsi all’annuncio, ma
deve argomentare e lottare perché le coscienze siano informate e formate e deve
intervenire politicamente con il voto e l’azione
politica”. Un “supplemento d’anima”
dice in sostanza Figorilli, etico e politico, di analisi e di proposta per lo sviluppo del pensiero e
dell’azione politica. L’incontro di venerdì
scorso 20 ottobre 2006 “Il sistema economico italiano e la finanziaria La crisi del 1929 dagli
Stati Uniti d’America arriva in Europa e investe le principali banche italiane
che detengono le partecipazioni di imprese mettendo in
crisi le une e le altre. Il rischio è ancora evidente con l’attuale sistema di
partecipazione delle banche in imprese che non riescono a reggere sul mercato.
Necessaria è la divisione tra banche e imprese e tra prestito a breve e prestito a lungo termine. Nel 1930-1936 sorgono
l’IRI, l’istituto per la ricostruzione industriale che statalizza le banche di interesse nazionale, l’ICIPU, l’istituto per il credito
alle imprese di pubblica utilità, il CCOP per il credito alle opere pubbliche.
La statalizzazione abolisce di fatto Nasce in quegli anni un keynesismo all’italiana, dal geniale ma
improvvido economista inglese Keynes, che mette al
primo posto il problema della piena occupazione a prescindere dalle reali
possibilità e il sostegno degli investimenti da parte pubblica a prescindere
dalle reali possibilità di successo. Un indebitamento pubblico
che arriva fino agli anni ’90 secondo la formula
“statalizzare le perdite e privatizzare gli utili”, con un sistema misto del
50% circa dell’economia reale italiana in mano pubblica, l’altro 50% in mano a
5/6 famiglie italiane che blocca la crescita e l’espandersi di centinaia di
migliaia di piccole e medie imprese, che nonostante questo sistema
costituiscono la risorsa dell’asfittica economia italiana. Le banche di interesse nazionale sono state riprivatizzate
con la presidenza IRI del Prof. Romano Prodi, ma
queste finiscono nelle mani delle solite 5/6 grandi famiglie industriali e
finanziarie italiane e non vanno sul mercato dei risparmiatori, così come le
grandi industrie riprivatizzate che rendono ancora
più asfittica la borsa italiana. Il Presidente del Consiglio On. Massimo D’Alema completa l’operazione,
TELECOM e gruppo assicurativo pubblico INA-ASSITALIA, dallo Stato alle solite
5/6 grandi famiglie italiane. La vecchia consociazione
oligarchica “pubblico-privato” degli anni ’30 è tutt’ora
in piedi, e blocca l’evoluzione dal sistema economico misto verso un sistema
reale di economia sociale di mercato secondo la quale la proprietà e la
gestione dei mezzi di produzione e dei servizi è in mano privata, ma lo Stato
stabilisce le regole e il controllo delle stesse. Né il
II° Governo Berlusconi ha
riformato il deleterio sistema misto economico italiano, destrutturandolo
affinché la capacità inventiva, operativa dei cittadini italiani potesse
operare liberamente secondo il principio cristiano della sussidiarietà
in ogni settore economico, finanziario e dei servizi. La legge Finanziaria 2007 avrebbe dovuto rifondare il sistema, destrutturarlo
e aprirlo al mercato, tagliare le spese improduttive, eliminare la burocrazia
pubblica entro la quale esse si nascondono, sopprimere migliaia di enti locali
e nazionali inutili, privatizzare imprese e servizi a favore dell’azionariato popolare che sposti ulteriormente il risparmio
dai titoli pubblici, destrutturare e riformare il
sistema sanitario entro il quale sperperano migliaia di approfittatori,
abbattere ulteriormente le tasse per dare maggiore disponibilità di spesa ai
cittadini e mettere così in movimento il mercato. E’ invece una Finanziaria
ideologica che impoverisce famiglie e aziende con ulteriori
tasse e balzelli e cerca di ristatalizzare, con costi
enormi a carico dello Stato, come è avvenuto con il tentativo TELECOM. E’
necessario, ha detto Figorilli a conclusione dell’incontro, informare e formare
la gente per la comprensione dei processi economici, finanziari e sociali,
riavvicinare l’opinione pubblica alla politica, sollecitare i cittadini
cattolici e la gente tutta a riappropriarsi della politica come arte del bene
comune per costruire e gestire il bene della nostra Rieti e della nostra
Italia. L’incontro di questa
settimana, venerdì 27 ottobre, tratterà il tema “La questione antropologica,
dal concepimento, al lavoro, alla morte”
2002-2024 Graffiti-on-line.com - Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. |