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Incubi? Un racconto surreale Feb 1 2004 12:00AM - Dott. A. RUGOLO (Aprilia (RM)) Mi
svegliai di soprassalto, per la terza volta…, solo poche immagini di un incubo
notturno nella mente… Ero tutta sudata… tremavo… per fortuna c’era mio marito a fianco! Avevo
nella mente l’immagine di una mia carissima amica… che non vedevo da anni
ormai… chissà che fine ha fatto! Ricordo
ancora le fughe da casa di nonna… le notti passate in discoteca… le avventure
da ragazzina desiderosa di scoprire il mondo… sempre assieme! Ora
però avevo, impressa nella mente, la sua immagine… la faccia bianca, di una
rigidità innaturale ed un rivolo di sangue... nero... coagulato sul volto… Solo
un incubo… per fortuna! Eppure
una sensazione di malessere mi opprimeva… mi strinsi a mio marito e cercai di
tornare a dormire… Il
resto della notte mi svegliai ancora diverse volte… e
la sensazione di malessere generale non era meno forte… La
mattina mi alzai presto, verso le sette… la cucina era calda e accogliente e la
caffettiera era pronta, come sempre, sul fornello piccolo… allungai la mano per
girare la manopola… Un
rivolo di sangue scendeva lentamente lungo il dorso della mano… urlai con
quanta forza avevo in corpo… mi svegliai… nuovamente… la fronte imperlata di
sudore… Cercai mio marito… strinsi la sua mano… era gelida… ritrassi d’istinto la mia,
con terrore… sporca di sangue… Urlai ancora… e poi ancora… “Giusy,
sveglia… che succede… su svegliati!! Hai sognato, non è niente…” La
voce di mio marito mi ridestò di colpo, ancora tremavo…
Aprii
gli occhi… Un
rivolo di sangue scuro colava dalla sua fronte sul guanciale… urlai
ancora… e ancora… e ancora… poi mi
svegliai… Forse!…
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