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I MISTERI DELL'EGITTO DI ALESSANDRO RUGOLO Giamblico, Red Edizioni 1995, pagine 104, Lire 14.000 Jun 4 2007 12:00AM - Alessandro Rugolo (Aprilia (RM)) Giamblico e i misteri dell'Egitto, ovvero “risposta del maestro Abammone alla lettera indirizzata da Porfirio ad Anebo e soluzione delle difficoltà che vi si trovano”.
Chi è Giamblico? Nato a Calcide di Celesiria probabilmente intorno al 275 d.C., muore nel 330. Dopo aver studiato a Roma, Alessandria e in Sicilia, fonda quindi una sua scuola filosofica in Siria. Scrive molte opere soprattutto su Platone e la sua filosofia, una Collezione di dottrine pitagoriche e una Teologia dei numeri.
Ma con “I misteri dell'Egitto”, Giamblico, fingendosi Abammone Egizio, ci parla delle antiche dottrine degli Assiri e delle “nuove dottrine” del suo tempo rendendo ragione d'ogni cosa in modo appropriato e conveniente... dando “alle domande teologiche la risposta del teologo, quella del teurgo alle domande di teurgia, e dai filosofi esamineremo con te i quesiti di filosofia; e porremo in luce seguendo i principi primi quelli tra essi che riconducono alle cause prime; e discuteremo in maniera conveniente dal punto di vista morale quanto si dice sui costumi e sui fini supremi; ed esporremo tutto quanto ancora resta con metodo e proprietà.”
“Lascia perdere chi ti parla, superiore o inferiore che ti sia, e considera invece se il discorso sia vero o falso, risvegliando attivamente la tua intelligenza”.
Cercando di dare spiegazione a comportamenti antichi come l'uomo e al tempo ancora in voga, Giamblico spiega i comportamenti umani: “possiamo dire che l'erezione di immagini falliche è un simbolo del potere rigenerativo e noi lo intendiamo come richiamato a fecondare il mondo; e per questo che la gran parte di tali immagini viene consacrata in primavera, quando appunto l'insieme dell'universo riceve dagli dei la forza generatrice dell'intero creato.”
O, più semplicemente, il volo degli uccelli: “essi si muovono per impulso della loro anima particolare, ma anche dal demone protettore degli esseri viventi, come pure dai moti dell'aria e dalla potenza che cala dal cielo nell'aria (medesima): tutto questo muove (gli uccelli) conformemente alle intenzioni degli dei.”
Affiancando al volere degli dei le forze della natura, “i moti dell'aria” e la misteriosa “potenza che cala dal cielo” che, forse, noi chiameremmo forza di gravità!
Nonostante la brevità del testo gli argomenti trattati sono tanti e tali che il libro e stato tradotto in varie lingue, nel tempo.
Da tanti considerato misterioso e incomprensibile, è forse una guida alla conoscenza del divino, dell'uomo e della natura che lo circonda, è un invito a trovare la verità usando l'intelligenza.
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