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Is Tres Fradis Longus Un racconto apparentemente senza morale Jul 2 2007 12:00AM - (Civitavecchia - RM) Questo racconto proviene dalla più
antica tradizione popolare sarda. Intorno allo spauracchio rappresentato dai
tre mesi più lunghi dell’anno, maggio, giugno e luglio, lunghi per chi non ha
nulla da mettere sotto i denti, nei tempi passati sono sorte un po’ ovunque,
nelle regioni italiane e nel Nord Europa, storie simili a questa che, ridotta in
forma di dialogo per renderla più fluida, pubblichiamo di seguito. Lo scopo era evidentemente quello di
imprimere nella mente delle più giovani generazioni l’abitudine al risparmio,
in vista del problema della carestia che ogni anno puntualmente si
ripresentava. -
Prima voce Francesco,
vieni qui vicino al caminetto... ti racconto una
favola che mi ha narrato qualche tempo fa nonno Terenzio... “C'era
un tempo una famiglia di contadini...” -
Seconda voce Papà,
esistono ancora i contadini? -
Prima voce Certo che esistono ancora... ma ora zitto e ascolta... “Come
tutti gli anni, subito dopo il raccolto, la prima cosa che facevano i contadini
per evitare il rischio di morire di fame, era conservare una parte del raccolto
da usare nel periodo in cui la terra non produceva... si trattava dei tre mesi
di maggio, giugno e luglio, chiamati appunto “is tres fradis longus”... -
Seconda voce Papà,
cosa significa “is tres fradis longus”? -
Prima voce Tradotto
letteralmente dal sardo significa “i tre fratelli lunghi”, ma come ti ho già
spiegato era un modo di dire, usato per indicare i tre
mesi di maggio, giugno e luglio... i più lunghi perchè non c'era mai abbastanza
da mangiare... Posso
continuare ora? -
Seconda voce Si papà... continua... -
Prima voce In
quel tempo la moglie del contadino era ammalata per cui,
mentre il marito andava a lavorare i campi, lei restava in casa... Il
contadino, separate le provviste, disse alla moglie (che non era una cima!) di
non toccare il grano che aveva messo da parte perchè era destinato a “is tres fradis longus”. Una
mattina mentre il contadino si trovava in campagna a lavorare la terra, tre
persone arrivarono alla fattoria e chiesero se c'era
del grano da comprare... Quando
si presentarono, la moglie del contadino vedendo che erano tre uomini alti,
molto al di sopra del normale, chiese loro se essi
fossero is tres fradis longus di cui le aveva
parlato il marito... -
Seconda voce Certo
che era proprio stupidina... vero papà? -
Prima voce Si...
“Loro
annuirono e così la moglie del contadino gli diede il grano, senza chiedere
alcuna ricompensa, convinta si trattasse delle persone
di cui parlava il marito... I
tre uomini presero il grano e dopo aver ringraziato, andarono via. Al
rientro del marito, la moglie lo accolse dicendogli di avere una bella sorpresa
per lui... Il
marito chiese cosa fosse accaduto, e sentito il racconto della moglie,
disperato e arrabbiato spiegò, anche se in ritardo, che is tres fradis longus erano i tre mesi di maggio, giugno e luglio che
precedevano il raccolto... e in quei tre mesi, se non si faceva come le
formiche che mettono da parte quanto occorre, si moriva di fame... Il
marito, pensando di poter rimediare ai guai provocati dalla moglie, chiese da
quanto tempo is tres fradis longus fossero andati via e lei rispose che era passata appena
mezz'ora”. -
Seconda voce Papà,
cosa vuol fare il contadino? Li vuole inseguire? E... -
Prima voce Francesco,
un po’ di pazienza, ascolta... “Il
marito disse alla moglie di chiudere la porta di casa e di seguirlo di corsa
che forse sarebbero riusciti a raggiungere i tre... La
moglie però capì male e, presa la porta sulle spalle, lo seguì di corsa... Nel
mentre il contadino, corso avanti, non vedendo ne sentendo più la moglie
si girò ad aspettarla e la rimproverò dicendole di correre di più... ma lei che
aveva sempre la porta sulle spalle, disse di non riuscire a stargli dietro a
causa del peso... Il
marito resosi conto che la moglie aveva la porta sulle spalle, disperato, le
disse che non aveva capito niente, doveva chiudere la porta e non portarsela
appresso! Si
voltò e proseguì la corsa da solo...” -
Seconda voce Certo che era proprio scema la moglie... -
Prima voce “Ad
un certo punto cominciò a farsi sera così, non avendo ancora raggiunto is tres fradis
longus ed essendo troppo lontani da casa, il marito
arrampicatosi su un albero mise la porta tra i rami e preparò un giaciglio per
la notte, al riparo dagli animali del bosco... -
Seconda voce Papà,
c'erano i lupi nel bosco? -
Prima voce Francesco... -
Seconda voce Scusa...
continua... -
Prima voce “Durante
la notte, si sentirono delle voci... tre ladri si erano
fermati, infatti, sotto l'albero per dividere il bottino delle loro
malefatte... I
due contadini spaventati stettero in silenzio... Mentre i briganti facevano i conti, la moglie da troppo tempo
senza andare in bagno e forse anche per la paura disse al marito di aver
bisogno di fare la pipì... Il
marito infastidito le rispose che se proprio non riusciva a trattenerla, che la
facesse goccia a goccia cosicché i ladri non si allarmassero!
E
così fu... I ladri di sotto, sentendo gocciolare, pensarono si trattasse di rugiada... Poi
la moglie disse al marito che aveva bisogno di fare anche la cacca... Il
marito, sempre più disperato le disse che, se proprio non riusciva a
trattenerla, la facesse almeno a pezzetti piccoli... -
Seconda voce Che schifo, papà... -
Prima voce La
storia è così... se vuoi smetto... -
Seconda voce No
dai... papà, continua... -
Prima voce “Dunque...
uno dei ladri, sentendosi colpito... si lamentò, ma l'altro gli disse che,
trovandosi sotto un albero, si trattava certamente di “arrosu
de notti e merda 'e pizzoni”
cioè di rugiada e cacca di uccello... Il
contadino, in quel momento, pensando alle difficoltà cui sarebbe andato
incontro a causa della stupidità della moglie...
decise di provare a prendersi i soldi dei ladri. Quindi, fatta spostare la moglie su un
ramo, prese la porta e la lanciò sui banditi... Il bandito che aveva i soldi
rimase intrappolato e gli altri due scapparono per la sorpresa... Allora
il contadino, buttatosi sul bandito, gli tagliò la lingua per evitare che
potesse dare l'allarme e quindi gli portò via i
soldi... Gli
altri due banditi che si erano allontanati di corsa, resisi conto della assenza del complice cominciarono a chiamarlo... ma
lui, con la lingua tagliata, riusciva a fare solo dei versi che, di notte,
spaventarono ancora di più i due banditi che scapparono senza più pensare al
bottino... Il
contadino e la moglie, così, senza più il grano dei fradis
longus ma con i soldi presi ai banditi tornarono a casa felici di aver risolto il loro problema...” - Seconda voce Papà,
sai che è una storia veramente strana? Qual è la
morale della favola? A scuola ci hanno detto che tutte le favole antiche
avevano una morale... -
Prima voce Hai
ragione, di solito è così... ma questa favola non ha
una morale... oppure chi me la raccontò la prima volta non la ricordava più... L'unica
cosa che mi disse è che questa era una delle favole che gli raccontavano i genitori quando stanchi dopo una dura giornata di lavoro per
i campi, rientravano a casa... e dovevano mettere i figli a letto! Ora
però è tardi... per cui buona notte … e se domani
farai il bravo te ne racconterò un'altra...
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