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Un prontuario articolato e di facile accesso Conoscere altre culture per convivere in pace May 15 2008 12:00AM - (Perugia) · Abd …: Termine che significa “servitore, schiavo di …”, prima dell’Islam era accompagnato al nome di una divinità pagana; poi successivamente si accompagna ad uno dei nomi di Allah; · Abu (Abi)…: Parola araba che significa “Padre” Può significare “Padre di ….” (vedi Kunya) oppure avere il senso di “l’uomo di …. o l’uomo con ….” come ad esempio Abu Himar (l’uomo con l’asino). Abu diventa Abi quando è complemento: es. Alì ibn Abi Talib, ovvero Alì figlio di Abu Talib; · ABu Bakr ibn Abi Quhafa: uno dei primi compagni di Maometto, appartenente al clan dei Banu Taym, padre di Aisha, consigliere, suocero e successore del Profeta; · Abu Hanifa: morto nel 767, è il fondatore della più antica scuola giuridica sannita. E’ la dottrina coranica più aperta al ricorso alla valutazione personale del giurista; · Abu Sufyan Sakhr ibn Harb: appartenente al clan Kurayscita meccano di Abd Shams, nipote di Umayya o Omayya, Inizialmente avversario di Maometto, diviene il Capo della tribù dei Kuraischiti; padre di Yazid, Muawiya (vedi) e di Umm Habiba, sposa di Maometto; · Açabiyya (pl. Açabyyat): nel mondo mussulmano indica lo spirito di Corpo, di clan che anima i gruppi in lotta per il potere; · Adat: diritto consuetudinario preislamico dei nomadi · Aga: signore, titolo onorifico. · Ahl al Khitab: La “Gente del Libro” i seguaci di una religione rivelata, nel caso i Cristiani e gli Ebrei equivalente turco del Dhimmi. · Ahmed Ibn Hanbal: morto nell’855, è il fondatore della Scuola giuridica coranica detta Hanbalita (vedi), la scuola più rigida ed intransigente. · Aissauismo: Confraternita mussulmana fondata a Meknes nel Marocco da Sidi al Hadi Ben Aissa (nato nel 1456 circa). Pratica il Dhikr e l’ascesi, resi popolari attraverso la danza, il canto, ecc. · Akhi: antichi sacerdoti mussulmani sciiti operanti nell’ambiente urbano e nelle corporazioni dei mestieri, animati da grande fede, ma dalla dubbiosa dottrina. · Ayatollah : “Ayat Allah : Segno miracoloso di Dio”. Titolo oggi acquisito in una università religiosa. Alto membro del clero sciita, designa i Mujtahids o Mojtahed, le persone del clero che sono degne insegnare la teologia e di praticare l’Ijtihad o Ejetehad, l’interpretazione della volontà dell’Imam nascosto, con il quale essi sono in contatto spirituale. · Al- (ar, az o l-), varie forme dell’articolo arabo · Al Andalus termine arabo usato per designare la Spagna mussulmana ed a volte tutta la penisola iberica · Alauiti o Nusayr: setta mussulmana derivata dagli Sciiti duodecimani o Alidi. Al potere in Siria con la famiglia del Presidente Hafez el Assad. · Alevi o Mevlevi o Dervisci danzanti: da “Mevlana” “Nostro Signore”. Comunità mussulmana derivata dagli Sciiti e fondata da Jelal ed Din (Celaleddin) Rumi detto Mevlana nel 1200 a Konya: Di una certa importanza in Turchia. Conosciuti anche come Dervisci (monaci mussulmani) danzanti, propugnatori di un islam tollerante ed ascetico, rappresentano oggi una corrente laica importante contrapposta all’islamismo sunnita. La danza rappresenta un mezzo per conseguire l’ascesi. Il fondatore è sepolto in un monastero/santuario dei Dervisci a Konya, meta di numerosi pellegrinaggi. · Alim: singolare di Ulema (sapiente). · Amir: vedi Emir o Emiro. · Ansar: “ausiliari”, nome dato ai partigiani medinesi di Maometto in opposizione di Muhagirun (vedi); · Arak: albero pieno di spine di cui si nutrono i cammelli ed altri animali; · Arkhan: “Pilastro” dell’Islam, ossia i cinque atti di culto che ogni mussulmano deve compiere, fra i quali il dovere dell’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca.. · Ashura: letteralmente “i dieci”, nome aramaico dato al digiuno ebraico di Kippur (Yom Kippur: giorno dell’espiazione) · Baath o Baas: Partito della “Resurrezione”. Nome del partito nazionalista arabo e socialista fondato nel 1953, importante in Siria ed Irak. · Baba,: Da “Bab”, in arabo “porta”, titolo dato al maestro che guida all’Imam occulto. Sacerdote mussulmano sciita presso i turcomanni. Famoso Baba Ishak. · Bab-i Alì: La “Sublime Porta di Felicità”. Termine con cui si designava la sede del Gran Vizir. Termine usato successivamente per indicare genericamente il Governo Ottomano. · Babismo: setta religiosa nata poco prima della metà del 19° secolo in Persia in seno allo sciismo, dal quale peraltro si staccò completamente. Il babismo crede che nel periodo fra l’occultamento del dodicesimo Imam sciita ed il suo futuro ritorno sotto la veste di Mahdi, doveva esserci un personaggio che collegasse il mondo terreno con l’Imam nascosto. Questi doveva essere la “porta” di accesso all’imam ed alla verità. Questa setta riconobbe il Bab in Sayed Alì Muhammad (1819 1850), che si era manifestato non solo come Baba ma persino come Mahdi. · Banu: “figli di …” (al plurale), può trovarsi davanti ai nomi di famiglia, di clan o di tribù ed individua i figli o i discendenti di un dato personaggio; Awf (clan dei Khazrag), Aws Manat (medinese), Zuhra (clan dei Kuraysch), Abd Manaf, Ommayya, Taym, Shams, Makhzum (clan dei Kuraysch), Wail, Khazrag (Medina), L-Mustaliq, Hawazin, Saad (clan degli Hawazin), Hilal, Lakhm, Asad, Khatma (Medina), Khuzaa (meccana), Tanukh (da cui derivano i Lakhm), Hanifa, Asad (degli Hanifa), Nadir, Qaynuqa (medinese), Quays , Kurayza, Saaida (medinesi dei Khazrag), Tamim, Thaqif (della città di Taif), Giumah (meccana), Kalb, Hshim o Hashem (Hascemiti meccani), ecc; · Baraka: letteralmente “benedizione”, concepita spesso come una specie di fluido, di effluvio magico benefico posseduto da persone particolarmente sante, da luoghi od oggetti consacrati: Sinonimo anche di “fortuna”; · Bast: Luogo d’asilo reputato inviolabile (luogo santo, mausoleo). · Bazar: equivalente del Suq nella città dell’Iran. Quartiere che raggruppa l’essenziale delle attività e delle infrastrutture commerciali. Per estensione “Mercato”. · Bektascismo: Movimento mussulmano, sciita duodecimano, fondato ad Hacibektaş un paese dell’Anatolia centrale, finitimo alla Cappadocia nel 1240 da Hadjdji o Hajji Bektachi Veli (1210 – 1271), originario del Khorassan e proveniente dai Dervisci erranti. Divenuta una Confraternita ed una dottrina religiosa codificata nel 1500 sulla base del libro lasciato da Bektachi, propugna un islamismo non conformista, poco preoccupato di seguire alla lettera i riti ed i dogmi dell’islam. Ammette il vino, la danza ed i pasti comunitari misti. Ebbe un grande seguito fra i Giannizzeri ottomani. Ad Hacibektaş esiste ancora oggi un monastero trasformato in Museo ed il mausoleo (Türbe) dove è sepolto il fondatore e di capi religiosi della setta tuttora oggi esistente. · Bey o Dey: Capo delle milizie mussulmane (odjak); poi Governatore di Provincia nell’Impero Ottomano; Militare: Colonnello. Anche titolo onorifico per alti dignitari. · Berat: decreto sultanale (noto anche come fusul, aman o shurut). · Bilad al Sudan: “Paese dei Neri”, territorio a sud della costa mediterranea dell’Africa. · Bilal: schiavo negro, uno dei primi convertiti all’Islam; la sua voce stentorea lo fa diventare araldo di Maometto ed il primo Muezzin (colui che chiama alla preghiera) · Burka: (vedi anche Hidjab) velo tradizionale della donne afgane, il cui uso è stato imposto dai talebani. Copre dalla testa ai piedi con una fine griglia ricamata all’altezza degli occhi · Cadiriyya o Qadiriyya: confraternita mistica fondata dal persiano Abd al Kader al Gili o Gilani nel 12° secolo. · Caid o Qaid: Capo , comandante. Nel Maghreb funzionario dell’amministrazione. · Cadì o Kadì o Qadi: Giudice istituito nel mondo mussulmano per giudicare secondo la legge coranica o rappresentante dell’autorità con potere giurisdizionale (qada). Applicano e fanno osservare la legge. · Califfo o Khalifa: Vicario, Luogotenente, Successore del Profeta, Capo politico e spirituale della Comunità mussulmana. Il 1° Califfo è stato Abu Bakr, genero di Maometto. Maometto non ha lasciato nulla di scritto e di codificato circa la successione califfale. Veniva inizialmente considerata come una attribuzione spettante di diritto ai soli membri della tribù di Maometto, i Kuraysh. Carica abolità nell’impero ottomano nel 1924 da Mustafà Kemal. Il Re del Marocco, discendente del Profeta, pretende di portare il titolo di Amir al Munimin (vedi Emiro) Comandante dei Credenti · Capitolazioni: privilegi commerciali concessi dai sovrani mussulmani ai commercianti europei. · Chadilismo: Confraternita fondata nel Maghreb dall’Iman Chadili (1196 – 1258), nato in Tunisia. Gli è attribuita la scoperta del caffè. Diffuso in Arabia, Maghreb, Egitto e Comore. · Chahid. Combattente martire. Santificato dal Corano ed ha diritto al Paradiso · Chafeismo (vedi Sciafeismo): Scuola coranica diffusa prevalentemente nell’Oceano Indiano e nell’Asia sud orientale. Deriva da Mohamed ibn Chafei; · Confraternite: movimenti mussulmani riformatori e missionari. · Chador: velo femminile portato sulla testa ed a volte che cade fino alle caviglie. · Ciagataico o Diagataico: dal nome di Diagatai, figlio di Chingiz Khan. Designa la lingua e la letteratura turca in Asia centrale tra il 14° ed il 18° secolo. · Cift Resmi: imposta fondiaria fissa nell’impero ottomano. · Ciftlik: in turco “fattoria” Nel sistema fondiario ottomano indicava un appezzamento di terreno tra i 60 ed i 150 donum (fra i 6 ed i 14 ettari). · Corano, dal siriano qeryan, arabo: Qu’ran: Lettura, recitazione. Designa dapprima le rivelazioni particolari trasmesse dall’Arcangelo Gabriele, da parte di Allah, a Maometto e che quest’ultimo recita invitando i suoi seguaci a recitare. Successivamente diventa il nome dato all’insieme delle rivelazioni; · Dar al Islam: Casa dell’Islam. Territorio mussulmano dove si impone la Sharia. · Dar el Harb: Casa della Guerra. Territori non mussulmani (da conquistare !). · Dervisci: in arabo Darwish, povero o monaco mendicante,; viene usato per indicare gli affiliati delle Confraternite religiose mussulmane (vedi Alevi). · Devshirme: sistema di arruolamento di bambini cristiani, generalmente provenienti dai Balcani, che venivano convertiti all’Islam, educati e addestrati a servire a Palazzo, nell’amministrazione ottomana o nelle unità militari. · Dey: vedi Bey; · Dhikr: letteralmente “ricordare”, esercizio mistico che consiste appunto soprattutto nel ricordare Dio con l’incessante ripetizione del suo nome (Allah Il Allah) o di determinate formule, accompagnati da movimenti termici del corpo. · Dhimmis, Dhimma, Zimmi o Zemmi (persiano): Statuto dei soggetti non “mussulmani” “protetti dal Corano” (e cittadini di 2^ categoria!) che professano una delle religioni rivelate d’Abramo, organizzati in Millet (Rum, Ermeni e Yahudi). Si tratta dei Cristiani delle varie confessioni e dei Giudei che, in virtù di tale stato, beneficiano di una “tolleranza” religiosa da parte del potere mussulmano, in una decisa posizione di sottomissione e di inferiorità politica. In Iran sono compresi anche i seguaci di Zoroastro. Di fatto il Corano nel Dhimmat Allah (X, 24) stabilisce le regole del trattamento dei non mussulmani nei paesi conquistati. “Combattete quelli che non credono …. fino a che questi paghino la Dgizyia” un testatico, che nella pratica era una tassa da 3 a 3,5 volte superiore a quella applicata ai mussulmani. In definitiva una protezione in cambio di un pagamento di un testatico o tributo pro capite annuo. · Dinar: moneta d’oro (deriva dal denarius romano e bizantino, da cui il nostro “denaro”) · Dirham: moneta d’argento (parola derivata dal greco dracme o “dracma”) · Dragomanno: in arabo Turguman o Turcűman o Drogman, interprete, traduttore. · Drusi: Popolazione delle montagne libanesi e siriane appartenenti ad una setta islamica eretica. · Duodecimani: ramo maggioritario dell’Islamm Sciita. Credono nella serie di dodici imam a partire da Alì, cugino e genero del Profeta Maometto, per finire con Muhammad el Mahdi. Divenuta religione di stato in Persia nel 1500 sotto il regno dei Sefevidi. · Egira o Hijira o Higira: “Esilio, emigrazione” del Profeta da La Mecca (Makka) a Medina, che marca l’inizio dell’era musulmana (16 luglio 622 dell’era cristiana). · Emiro o Amir: Comandante dei Credenti, militare o Governatore di Provincia. Nel mondo musulmano si usa anche per indicare un Principe. Il primo ad usarlo è stato il 2° Califfo, Omar. Il Califfo si chiamava anche Amir al Munimun (Principe o Comandante dei Credenti). · Faqih: Dottore della Legge, giurista. In Iran è il titolo attribuito al più importante fra di loro. Plurale: Fuqaha. · Fatwa: “Responsum” Comandamento ispirato al Corano o Consultazione religiosa su questioni di diritto o Decreto teologico vincolante per tutti i mussulmani. Emesso da Dottori della Fede (Ulema o Mujitahid) e fondato sul diritto religioso mussulmano, può avere valore di scomunica e di condanna a morte. Può essere emessa da un individuo conosciuto per la sua sapienza in materia di Fiqh. Assume il valore in funzione della competenza giuridica o del peso politico di chi lo pronuncia (in genere un Mufti o per esempio l’ayatollah Khomeyni, ecc.). · Fedayn. Combattente. Mujahid più politicizzato. Rivoluzionario idealista pronto a tutto per difendere la causa dell’Islam. · Fiqh: letteralmente il “Sapere”, la “Comprensione”. Diritto giurisprudenziale dell’Islam, interpretazione ed applicazione della Sharia. Effetto dello “Sforzo di Interpretazione” (Ijitihad) del Faqih (Dottore della Legge). Base per giudici e giureconsulti per quella parte della Sharia che regola l’attività esterna dei mussulmani, non il foro interno del Credente verso Dio. · Firman o farman: Editto di un sovrano mussulmano. · Fitna al Kubra: La “Grande sommossa” (656 - 660) che ha opposto dopo la morte del Profeta i suoi successori. Il termine designa da allora i disaccordi e le divisioni all’interno dell’Islam · Fratelli Mussulmani: Movimento, di ispirazione Salafita, fondato nel 1928 in Egitto da Hassan al Bannah, vecchio allievo di Mohamed Abdah. Ha per obiettivo la islamizzazione della società, una riforma morale e religiosa di ogni credente. Il movimento, radicalizzatosi negli anni 1950, è stato ferocemente combattuto da Nasser negli anno ’60. E’ la matrice di tutte le correnti islamiche contemporanee. L’Hamas palestinese ne è una filiazione. · Ghazi: in turco Gazi, Colui che guida una Ghazwa, ovvero una incursione o una razzia. Inteso come Vittorioso o difensore della fede. · Giadidismo: dall’arabo Giadid “nuovo”. Movimento riformista fondato in Crimea nel 19° secolo da Ismail Bey Gasprinsky. · Gianidi: della dinastia di Giani Bek, che governò per tutto il 17° secolo e parte del 19° la Transoxiana. · Giannizzeri: dal turco Jeniçeri, “nuovo soldato” e collettivamente nuova milizia. Unità di fanteria ottomana reclutata attraverso il Devshirme. · Gibril: trascrizione araba del nome dell’Arcangelo Gabriele; · Gizia o Dgizyia: testatico mussulmano applicato ai Dhimmis (vedi). · Hadith: “tradizione profetica” Insieme dei “detti” del profeta, Commentari del Corano. Breve narrazione che racconta un’azione o una parola di Maometto; nella forma classica essa era trasmessa da un garante che l’aveva avuta da un altro e così per generazioni fino a risalire ad un testimonio oculare; Rappresenta l’essenziale della Sunna · Hajji (Hagi o Hagg): titolo attribuito a tutti quelli che hanno effettuato l’hajj, uno dei cinque pilastri: il pellegrinaggio alla Mecca ed ai vicini santuari. In Iran equivale all’appellativo rispettoso di Signor …; · Hanif (pl. Honafa): nome attribuito agli Arabi che, prima dell’avvento dell’Islam, tendevano al monoteismo, senza aderire ad una religione in particolare (giudaismo, cristianesimo, ecc.) · Hamas: in arabo “valore”, “fervore”. sigla di “Harakat al Muqawama al islamyya” (Movimento di resistenza islamica) una organizzazione palestinese nota per la metodica applicazione di pratiche di terrorismo nella lotta di resistenza. Nato nel 1987, si rifà ideologicamente al movimento dei Fratelli Mussulmani egiziani. · Hanbalita: Scuola coranica fondata da Ibn Hanbal, morto nell’855. E’ la scuola più rigida ed intransigente. Limita la valutazione del giurista e rifiuta il principio analogico (qiyas), basandosi esclusivamente sul Corano e sulla Sunna, in ossequio al principio che Dio è il solo ed autentico legislatore. · Hanafita: appartenente alla scuola giuridica (madhab) fondata da Abu Hanifa (vedi; m. 767), prevalente nell’impero ottomano e diffusa oggi nel sub continente indiano ed in Turchia. · Harem: dall’arabo harim “luogo consacrato, inviolabile”. Indica l’appartamento o la parte di una casa o di un palazzo riservato alle donne ed inaccessibile agli uomini non della famiglia; · Harra: campi di pietre vulcaniche disposte in modo inestricabile, molto frequente in Arabia; · Hashemiti: Famiglia dell’Hegiaz in Arabia, branca della tribù dei Kuraish, discendenti da Hashem o Hashim ibn Abd Manaf ibn Qusayy o Kusayy (vedi Kuraysch), che a partire dall’11° secolo ha fornito gli Sceriffi o Sayd della Mecca, Guardiani ereditari dei luoghi santi dell’Islam. Famiglia attualmente al potere in Giordania; · Hezbollah: “Partito di Dio”. Movimento sciita fondato nel 1982, appoggiato dall’Iran, che riunisce più gruppi e che oggi si batte per imporre in Libano una repubblica coranica. · Hidjab, letteralmente significa “colui che impedisce di vedere o di penetrare”. L’Hidjab è all’inizio tutto quello che nasconde o preserva (tessuto, recinto, ecc.). Designa oggi correntemente il velo e l’insieme degli abiti che coprono le donne. · Hujiat (hojjat) al Islam, “Prova apodittica dell’Islam”. Membro del clero sciita di rango intermedio. Titolo onorifico normalmente attribuito al Mujitahid. · Hilaliano: relativo alla antica famiglia dei Banu Hilal che invase il Nord Africa nell’11° secolo. · Hubal: divinità meccana rappresentata d un idolo in cornalina rossa; il più importante fra le divinità era detto anche Allah; · Ibaditi, setta dei Karigiti fondata a Djerba in Algeria da Abdallah ibn Abad, morto 909. largamente minoritari, propugnano una dottrina ugualitaria e sono diffusi specialmente nell’Oman ed a Zanzibar. · Ibrahim: nome arabo di Abramo; · Idrissismo: confraternita fondata nel Marocco da Ahmed ben Idris (+792), che ha costruito Fez ed occupato Tlemcen. · Ifrikya: nome dato dagli Arabi alla parte orientale dell’Africa del Nord (Tunisia e zona di Costantina in Algeria); · Ilbagi: assistente dell’Ilkhani. · Ilkhani: Capo Tribù dell’Iran, riconosciuto nelle sue funzioni dallo Shah. · Iman: “Colui che è davanti” e dà l’esempio. Emam (persiano). Capo spirituale e temporale della Comunità mussulmana sciita. Titolo attribuito ai discendenti di Alì, 4° Califfo e 1° Iman degli Sciiti. L’Imam è quello che prosegue l’opera del Profeta e corrisponde al Califfo sunnita. Eccezionalmente tale titolo è stato attribuito anche all’Ayatollah Khomeyni. Nei Sunniti l’Iman è un sapiente in materia religiosa ed ha il compito di dirigere le preghiere comunitarie e l’Iman Khatib è quello che presiede alla preghiere del venerdì. · Imanato: Direzione politica e spirituale della comunità sciita. · Ijtihad o Ejtehad: Lo “sforzo” di innovazione e di interpretazione personale della legge mussulmana, da parte dei Dottori della Legge (Faqih o Mujitahid), opposto alla sottomissione senza riserve alla tradizione (Taqlid). · Infitah: politica di apertura economica all’Occidente avviata in Egitto dal presidente Anwar el Sadat. · Isa: nome arabo dato a Gesù nel Corano; · Islam: letteralmente “sottomissione, abbandono completo della propria persona (a Dio)”; è diventato il nome della religione fondata da Maometto; grammaticalmente è l’infinito del verbo di cui Muslim o Moslem (vedi) è il participio attivo · Islamismo, da non confondere con Islam. Designa a partire dagli anni 1970 le correnti più radicali dell’Islam che vedono nella religione una ideologia politica e considerano che l’islamizzazione della società passa attraverso l’instaurazione della Sharia in uno stato islamico. · Ismail: trascrizione araba di Ismaele, figlio di Abramo, che è considerato come l’antenato degli Arabi; · Ismailiti o Septimani: variante dello sciismo duodecimano, largamente minoritaria, trae origine dalle dispute nella successione del 6° Iman Jafar El Sadek. Di fatto Musa al Kazem riesce a farsi eleggere 7° Iman, a danno del successore naturale Ismail, figlio di Jafar. I partigiani di Ismail, sconfitti, daranno dunque vita agli Ismailiti, che avranno il loro periodo di splendore nel califfato Fatimide d’Egitto. Una loro ulteriore variante è rappresentata dai Nizariti. · Istiqlal o Esteqlal: indipendenza. · Jihad: “Lotta nella via di Dio” Letteralmente “Sforzo” inteso come ascesi su se stesso per un perfezionamento morale e religioso oppure sforzo collettivo per estendere, anche con le armi (definito in tal senso solo dopo l’8° secolo), l’Islam, nel senso di “Guerra Santa” contro gli Infedeli. Obbligo, nell’Islam classico, vincolante per tutti i mussulmani adulti e maschi. · Jumurihat al Islam o Jomhuri e eslami: Repubblica islamica. · Kaaba: letteralmente “cubo”, edificio di forma cubica, antico santuario di Makka (la Mecca), oggi al centro del cortile della Moschea S anta della Mecca. Oggetto del pellegrinaggio dei mussulmani. Questo cubo si pietra velata di nero porta nell’angolo orientale la pietra nera, vestigia di un culto anteriore all’Islam. Il Corano attribuisce la sua fondazione ad Abramo ed a suo figlio Ismaele. · Karigiti o Kharigiti: “Quelli che sono usciti” (da Kharadjia: uscire o da Kahawarigi “fuoriusciti”) dal campo di Alì, Califfo, cugino e genero di Maometto nel 657, durante la disputa con Muawjia, durante la successione del califfo Othman. Prima setta sorta nell’Islam. Corrente sciita secessionista, ugualitaria e rigorosa, rifiuta il monopolio della famiglia del Profeta sul Califfato. Un Kharigita uccide il 14 luglio 658 il Califo Alì. Appartenevano a questa fazione gli Zayditi dello Yemen e gli Ibaditi dell’Oman. Predicano un rigorismo morale totale e rifiutano il titolo di “credente” a chi ha commesso peccati mortali. · Kahin (pl. Kohan o Kahana): “divinatore”, o anche “stregone” degli Arabi prima dell’Islam; parola identica all’ebraico Kohen: Sacerdote · Kahlwa: meditazione solitaria. · Ketman o Taqiye: dissimulazione della propria religione o della propria opinione alla quale gli sciiti sono autorizzati in caso di pericolo. · Kkan: Capo, Comandante. In Iran, Capo tribù di livello elevato o membro di una discendenza nobile. Con i Selgiuchidi diviene sinonimo di titolo più alto di Re o principe. Nella Persia Sefevide indicava un governatore provinciale subordinato al Blegerbegi o Beyberlik ottomano. Nell’India mussulmana il titolo era attribuito ai nobili o notabili. · Khanato: regione subordinata ad un Khan. · Kharaj: “tassa” ed in particolare la tassa fondiaria; usato anche per indicare la Dgizyia. · Khedivé: Titolo accordato dal Sultano ottomano al Sovrano d’Egitto nel 1800. · Kunya: nome frequente per gli Arabi che significa “padre di …(Abu ..)” o madre di …(Umm.)” in genere il figlio maggiore; · Kuraisch o Kusayy: antenato eponimo della Mecca antenato della omonima tribù; · Madhab: scuola giudico religiosa coranica (Hanafita, Hambalita, Khafeita, Malekita, Giafarita e Sciafiti). · Madrasa o Medersa (pl Medrese): Scuola superiore teologica tradizionale. Istituto di insegnamento giuridico religioso mussulmano. Vi viene formato il clero. Apparse inizialmente in Iran nell’11° secolo, si sono poi sviluppate nel 12° e 13° secolo in Siria, allo scopo di lottare contro l’eresia. Oggi sonin generale scuole di diritto e di scienze religiose. · Mahdi: in arabo “ben guidato” è il nome di colui che restaurerà la religione e la giustizia prima della fine dei tempi. Nello sciismo duodecimano è infatti l’Imam nascosto o occulto e non morto, destinato a tornare sulla terra come Mahdi o Messia. In ambito sudanese si riferisce al condottiero Muhammad Ahmad, proclamatosi Mahdi nel 1881. · Mahzkan: territorio sottoposto all’autorità del governo degli Alawiti in Marocco. · Malik o Malek: proprietario. Malik Ibn Anas, nome di un giurista mussulmano, fondatore della Scuola Coranica Malekita o Malikita, seguita particolarmente nel Nord Africa. · Malikita o Malekita: Scuola giuridica cranica fondata da Malik o Malek, (vedi), morto nel 795. Legata alla tradizione della scuola di Medina, prevede tra i suoi principi il concetto del bene comune. · Mamelucco: Schiavo di origine bianca. In Egitto formarono una casta militare e dettero origine ad una dinastia che ha governato l’Egitto e la Sira dal 1250 al 1517. Nell’Egitto ottomano continuarono a fornire una milizia molto potente. Gli ultimi mamelucchi vennero eliminati da Khedivé Mehemet Alì, all’inizio del 1800. · Manat (Al): dea del destino adorata in Arabia e considerata come figlia di Hubal, Allah (il dio più grande). · Marabutto: sapiente religioso. In Africa discendenti dai santi (Sufi). · Maryam. nome arabo della Madonna, confusa nel Corno con la sorella di Mosé; · Maronita: cristiano della comunità cattolica del Libano, dipendente ecclesiasticamente da patriarcato cattolico di Antiochia. · Marrani o Moriscos: ebrei e mussulmani di Spagna convertiti al cristianesimo e poi in gran parte espulsi perché sospettati di essere rimasti fedeli alla religione d’origine. Il termine moriscos era riferito essenzialmente ai mussulmani. · Mazdiani: aderenti alla religione fondata da Zoroastro, religione ufficiale dell’Impero Persiano; · Medina: in arabo “la città. In alcune regioni oggi si designa con tale nome la città vecchia per distinguerla dalla parte moderna; · Mevlana Celaleddin: vedi Alevi · Millet: “Nazione”. Comunità etnica e religiosa “protetta”, diversa dai mussulmani, durante l’impero ottomano (Ermeni: armeni, Rum: Greci, Yahudi: Ebrei, ecc.). Posta sotto una unica autorità, erano autonomi per quanto atteneva l’istruzione ed i tribunali per la soluzione di dispute interne · Mirza: designa nel mondo indo iraniano i discendenti del profeta per via femminile. Significa anche Scriba. · Moschea: Luogo di preghiera comunitaria dei mussulmani, Viene costruita secondo schemi precisi, rispettando tre elementi principali; la Qibla, il muro davanti al quale pregano i fedeli, orientato verso la Mecca ed all’interno del quale si trova una nicchia il Mirhab; il Mimbar, pulpito dal quale viene pronunciata la preghiera del venerdì. · Mohammed Ibn Idris Shafei o Shafii oppure Chafii o Sciafii: Fondatore della Dottrina Coranica Sciafeita (vedi) o Sciafiita o Shafiita o, morto nell’820, diffusa nel Vicino Oriente e nell’Asia del sud est. · Mozarabi: nome dato alle popolazioni cristiane della Spagna che avevano adottato lo stile di vita degli arabi. · Muawiya ibn Abi Sufyan Sakkr: figlio di Abu Sufyan e fratello di Yazid, segretario di Maometto. Avversario di Alì, cugino e genero del Profeta, diventa Califfo a posto di questi (661 - 680) e diviene il fondatore della Dinastia degli Omeyyadi a Damasco e quindi in Spagna; · Muezzin: dall’arabo Muhadin “colui che lancia l’appello alla preghiera” (Adhnan). · Mufti: “Colui che emette una Fatwa”. Giureconsulto ed interprete tecnico della Dottrina in materia di diritto mussulmano. Alto dignitario religioso consigliere spirituale. Gran Mufti di Istambul era Sheik al Islam: Consigliere spirituale e rappresentante del Califfo. · Mujahid (din) (Mojahed): Combattente della “Guerra Santa”. Colui che conduce la Jihad in nome di Allah. L’FLN algerino dette il nome di El Mudhjihad al suo giornale ufficiale durante la guerra d’Indipendenza. · Muhagirim: letteralmente “gli emigranti”, nome dato ai partigiani Kuraischiti e meccani di Maometto che lo hanno seguito a Medina; · Mujitahid o Mojtahed. Sapiente teologo autorizzato a sentenziare in materia di diritto canonico. Per gli Sciiti l’interpretazione (Ijtihad o Ejtehad) è ancora possibile e persino necessaria e risale al Mujitahid. · Mulay: Principe, titolo attribuito ai principe delle case regnanti del Maghreb; · Mullah o Mollah. Membro del clero sciita che presenzia tutte le celebrazioni dei fedeli. Equivalente di Ruhani. · Mumin (pl. muminun): “Credente”, uno dei prim nomi con cui si designavano gli adepti di Maometto; · Muridismo: Movimento politico religioso mussulmano, fondato verso la fine del 1700 da Ghazi Mullah, che chiamava i credenti alla Ghazavat (guerra santa) contro gli invasori ed infedeli russi e che dava notevole risalto ai rituali ed alle danze. Guidato da un Imam ha avuto un grande rilievo nel Caucaso. Un movimento analogo fu fondato nel 1890 nel Senegal dallo Sceicco Ahamadou Bamba (1852 – 1924) con il principio che il lavoro è un mezzo di santificazione altrettanto valido che la preghiera. Hanno la loro città santa a Toubà (Senegal) e considerano la Jihad come una azione non violenta. La donna gioca un ruolo fondamentale nella società. Contestato dal certe confraternite di Sufi. · Muslim o Moslem: “mussulmano”: “Sottomesso alla volontà (di Allah)”, Uno dei nomi tardi con cui si indicavano i seguaci del Profeta: coloro che seguono la religione di Maometto; sono i “Credenti” che fanno parte del Reaya (gregge) del Profeta che si suddividono in Credenti e Convertiti (Muwallads).. C’è una grande differenza fra Paesi Mussulmani e Paesi Islamici: i primi hanno la popolazione in larga maggioranza mussulmana; i secondi invece fanno dell’islam (religione) e della Sharia (diritto e tradizione) il fondamento della loro legittimità e delle loro leggi (vedi Arabia Saudita, Iran e Pakistan) · Motavalli o Mutawalli: amministratore o gestore di una fondazione caritativa (Vaqf). · Mutaziliti: seguaci della dottrina propugnata dall’asceta Wasil ibn Ata (+ 748) che indica la Ragione come fonte della conoscenza religiosa. L’uomo è libero dei suoi atti. Esiste nel mondo il Bene ed il Male che vengono individuati dalla ragione. Concezione di un Corano che non può essere eterno come Allah. Dottrina considerata come eretica dal 9° secolo. · Nabi: Profeta. · Nahda: in arabo “rinascita”, è il movimento di rinascita sociale politico e culturale che interessò i paesi arabi nella seconda metà del 19° secolo. · Naqsbandyia: Confraternità sufita del Caucaso, originario dell’Asia Centrale, che aderiva alla dottrina del Muridismo e che ha avuto una grande influenza nella resistenza mussulmana contro i Russi. Fondata nel 1300 da Mohamed Baha al Din Naqsbandi (1317 - 89). Si diffuse in India nel 18° secolo e nell’Impero Ottomano (19° secolo) grazie al ramo della Confraternita fondato da Ahmad Sirhindi (1564 - 1624) che affianca alla visione mistica anche un invito all’applicazione della Legge islamica, assumendo pertanto anche una forte connotazione politica. Diffuso in Turchia, Caucaso, Turkestan, Siria, Cina e Kazakistan. · Nizariti (Ismailiti). Sono una variante scissionista degli Ismailiti, che hanno origine da una disputa nella successione califfale dei fatimidi in Egitto. Nel 1094, alla morte del Califfo Al Mustansir, per l’intervento del visir Al Afdal, comandante dell’Esercito, viene eletto Califfo Al Mustali, a danno di Nizar, figlio primogenito di Al Mustansir. I partigiani di Nizar, morto assassinato in prigione ad Alessandria d’Egitto, daranno vita ai Nizariti, in Siria e Libano (setta degli Assassini) e nella Persia del Caspio. I Nizariti persiani, oggi fortemente rappresentati in Pakistan, riconoscono come Capo religioso, Karim Aga Khan 4°, nato nel 1936, attuale loro 49° Imam. · Omeyyadi o Omayyadi: famiglia discendente da Umayya, appartenente al clan kuraischita di Abd Shams. Con Muawyya ibn Abi Sufyan diventera la dinastia califfale di Damasco (661 - 750) e quindi di Cordova in Andalusia (El Andalus); · Orta: corpo d’armata del Giannizzeri. · Pasdar (an): guardiano (i) della rivoluzione. Volontari islamici che in Iran fanno oggi parte dell’Esercito regolare organizzati in corpi speciali “Sepah e Pasdaran enquelabe e eslami”. Enquelabe: rivoluzione in persiano. · Pasha: Governatore ottomano di Vilayet; Militare: Generale. Alto titolo onorifico di un militare o di un funzionario dell’amministrazione ottomana. In genere il titolo si posponeva al nome. es. Enver Pashà. · Peshmerga: nome che si attribuisco i combattenti curdi per l’autonomia. · Quaisita: appartenenteall’antica tribù araba dei Banu Quays. · Rahman (ar-): in arabo “il misericordioso”; nome dato dagli Arabi al Dio degli Ebrei ed al Dio Padre della Trinità cristiana, adottato poi da Maometto, che vede in esso uno degli attributi di Allah; · Rais: Dall’arabo “Ras”, Testa. Capo, Comandante di una nave, Capitano corsaro nel mondo musulmano. Titolo affibbiato a capi populisti quali Nasser, Bourghiba, Saddam, ecc. · Rasul: “Inviato” o “Messaggero”. Titolo attribuito a Maometto come inviato di Allah. · Reis effendi: titolo onorifico. · Rifaismo: Confraternita fondata da Ahmed ar Rifai (1106 – 1182). Ha avuto una larga diffusione in Egitto, Turchia e Siria. Noti per dimostrazioni pubbliche, camminare sui carboni accesi, flagellarsi con delle verghe ecc. · Ruhani: religioso sciita che porta il turbante nero (se è un Sayed o Seyyed) o bianco ed il costume corrispondente alla funzione. · Rum: con questo termine si indicavano i Romani e/o i Bizantini. · Sahel: fascia di territorio semi arido in Bilad al Sudan. · Saladino o Yusuf bin Ayyub Salahal Din (1138 – 93). Sultano d’Egitto dal 1171 dove elimina la dinastia sciita dei Fatimidi, nel 1174 diviene Sultano della Siria e fonda la Dinastia degli Ayyubidi. Nel 1187 – 88 dopo la battaglia di Hattin riconquista Gerusalemme ed Antiochia ai Cristiani. Sovrano saggio e generoso · Salafiti (Salafya): da Salaf: “antenato”, i primi “pii antenati”, discepoli del Profeta. Movimento riformista mussulmano, nato nel 1800 da Jamal al Din al Afgani, iraniano e continuato da un suo allievo Mohamed Abduh (1848 – 1905) egiziano per un ritorno alla purezza originaria dell’Islam. Ripreso e sviluppato in senso più nazionalista nel Maghreb da Rashid Rida o Rheda, morto nel 1935,. Incarna la corrente reazionaria attivista, puritana e populista dell’Islam. Contrario al nazionalismo, al socialismo ed alla democrazia, propugna una Umma condotta da un Califfo, come ai tempi del Profeta. Contrario a qualsiasi innovazione religiosa, pretende di purificare la religione da ogni traccia di idolatria e politeismo e da qualsiasi inquinamento di dottrina religiosa non islamica. Odia l’esoterismo degli Sciiti ed il misticismo dei Sufi, considerati eretici. Rifiuta il concetto di partito all’occidentale. Insomma propugna l’Islam del Profeta, niente di più e niente di meno. · Salat, la preghiera rituale, legale, obbligatoria, uno dei cinque pilastri (arkhan) dell’Islam; insieme predeterminato di genuflessioni e di recitazione di testi sacri. · Sayyd, Sayed, Seyyed (persiano), Sidi o Sceriffo: In epoca preislamica titolo dei Capi Tribù arabi. Successivamente nobile, signore, componente dell’aristocrazia arabo - mussulmana, discendente per sangue in linea maschile dalla famiglia del Profeta. Usato poi come titolo onorifico per dignitari, notabili ed alte cariche dello stato e dell’esercito o per persone degne di rispetto. Il clero discendente dal Profeta porta il turbante nero. Sidi ha poi dato il nome all’eroe spagnolo il Cid Campeador. I discendenti in linea femminile sono chiamati nel mondo indo - iraniano Mirzas. · Sangiaccato: unità amministrativa ottomana, suddivisione del beyrleberlik, governata da un Sangjakbey. · Sciafeiti o Chafeiti o Sciafiiti o Shafiiti: appartenente alla scuola giuridica fondata da Mohamed Ibn Chafei o Al Shafii (m. 829) diffusa oggi nel Vicino Oriente, nell’Africa Orientale e nel Sud est asiatico. E’ la Scuola giuridica che ha cercato di dare una sistemazione generale alla disciplina giuridica mussulmana, stabilendo quali sono le fonti del diritto e cioè, oltre al Corano ed alla Sunna, il Qiyas (l’analogia) e l’Igma (il consenso). Quest’ultimo in un primo tempo venne inteso come consenso della comunità, ma in seguito si restrinse al consenso dei dottori della legge. · Sciismo: da Shi – ia “partito” (dal califfo Alì). Movimento scissionista islamico che difendeva i diritti di Alì, ingiustamente defraudato della successione politica e religiosa al califfato. Questo ramo minoritario dell’Islam ha sviluppato un pensiero dottrinale e giuridico, autonomo da quello dei Sunniti. · Selgiuchidi Dinastia turca, fondata dal turkmeno Selgiuk (+ 1000 circa) che convertitosi all’Islam si impadronì di Bukara. Suo nipote Toghrul Beg (1037 – 63), conquistò la Persia e l’Irak, ricevendo dal Califfo di Bagdad la dignità di Sultano e la missione di estirpare l’eresia sciita. I suoi successori conquistarono la Siria e la Palestina, sconfissero nel 1071 i Bizantini nella battaglia di Mantzikert e dovettero subire l’urto delle Crociate. · Senussia o Sanusiyya: Confraternita mussulmana mistica riformatrice e missionaria nata nel 1837 e fondata dall’algerino Mohamed Ibn Alì al Senussi (morto nel 1859) a Mazouna. Emigrato nell’Oasi di Cufra in Libia. Il movimento ha giocato un ruolo importante nella resistenza contro la penetrazione coloniale, in particolare nel Sahara ed in Cirenaica. Il nipote del fondatore lo Sceriffo Idriss è stato l’anima della resistenza cirenaica contro gli Italiani, divento Re di Libia e rovesciato nel 1969 da Ghaddafi. · Sceicco, Sheik o Shaykh, Sheykh (persiano): Capo Tribù arabo. “Anziano” in arabo. Titolo di rispetto per il clero in Iran capo di una organizzazione religiosa o un sapiente mussulmano di un certo livello. · Sceriffo o Sharif: in arabo “nobile”, “eminente”. Denita chiunque possa vantare illustri ascendenti, specie quelli della famiglia del Profeta. Era il titolo attribuito ai Custodi dei Luoghi Santi appartenenti alla famiglia degli Hashemiti. · Shah: titolo attribuito ai Re di Persia. · Shahada: La professione di fede, il primo dei cinque pilastri (arkhan) dell’Islam. · Shahid: testimoni della fede; martiri della fede. · Sharia o Charia o Sherja: Legge ideale, canonica, islamica decorrente dalla tradizione e dalla giurisprudenza, direttamente ispirata dal Corano e dalla pratica e dai commenti del Profeta. Essa definisce lo stato personale e familiare, il diritto penale e pubblico. Si applica a tutti i credenti (mussulmani) nel senso integrale e letterale (Fondamentalismo). Dal punto di vista occidentale la Sharia è vista come tradizionalismo. · Shattariyya: confraternita mistica fondata da Adullah al Shattari del 15° secolo e diffusa in Afghanistan, India ed Indonesia. · Sufismo: da Sufi “Vestito con tonaca di cotone”. Dottrina esoterica e spirituale dell’Islam che si appoggia quasi esclusivamente sull’esperienza mistica dei Sufi e risultante dalla pratica dell’ascetismo. Dottrina mistica seguita a partire dai primi secoli dell’Egira, conta fra i Sufi la maggioranza dei Santi venerati dall’Islam. Condannati dal Califfato Abbasside con l’esecuzione nel 922 di Aòl Halladj e poi riconciliati, il movimento ha avuto un grande sviluppo. Degenerato in esotrerismo ed, a volte, in Marabuttismo e Fachirismo. · Sultano: “Il potere”, “colui che detiene l’autorità” sia politica che militare. Indica successivamente chi lo esercita. Al tempo dei califfi Abbassidi di Bagdad era il titolo (1040 circa) portato da un principe selgiuchide, esercitante un potere distinto da quello del Califfo. Nell’impero sefevide di Persia il titolo era portato da un governatore provinciale. Il titolo è divenuto successivamente espressione della massima autorità dei sovrani mamelucchi ed ottomani. · Sunna: “La via”, pratica e tradizione religiosa primitiva dell’islam. · Sunniti: mussulmani ortodossi, seguaci della Sunna, ossia delle azioni e delle parole del profeta Maometto, assunte come norma di condotta. · Suq: vedi Bazar: quartiere commerciale arabo, mercato ed artigiani. · Sura: “Capitoli”, gruppi di frammenti di rivelazione coranica, considerati spesso più tardi come effettive unità; il testo del corano è pertanto diviso in 114 sure (cui fa riferimento il numero romano nelle citazioni contenute nel testo), suddivise a loro volta in versetti · Suride: della dinastia dei Sur, che ha governato il Bengala nel 16° secolo. · Talebani: nome dato agli studenti delle scuole craniche, per estensione è stato attribuito agli uomini che hanno preso il potere in Afghanistan nel 1996, instaurandovi un regime islamico molto rigoroso. · Taqiye: vedi Ketman. Regola di comportamento sciita. · Tariqa (t): confraternita religiosa che si rifà a scuole mistiche. · Tijanismo: Confraternita mussulmana fondata nel 1782 da Abu al Abbas Ahmed at Tijani (1737 – 1815), sceicco algerino, sepolto a Fez. · Timar: Possedimento fondiario concesso in cambio di prestazioni rese all’amministrazione o per aver prestato servizio nella cavalleria: istituito già dai Selgiuchidi in Persia e dai Mamelucchi in Egitto, venne riutilizzato dagli Ottomani. · Torah: nome ebraico (arabo nella Tawrat) del pentateuco, ovvero dei primi cinque Libri dell’Antico testamento attribuiti a Mosé; · Tuyul o Tiyul: concessione di una rendita di tipo feudale, a termine, su terre feudali. · Ulema (sing. Alim): Clero, il detentore della conoscenza religiosa. Dottore della Legge. Erudito mussulmano nella scienza religiosa, guardiano della tradizione. Sono i rappresentanti del consenso della comunità, per i quali interpretano le legge divina. Detengono nell’Islam classico di una considerevole autorità sui credenti. A partire dal 1200 - 1300 soppiantano progressivamente l’autorità del Califfo in materia di religione e di giustizia. Essi sono il simbolo della “moschea” per opposizione al “palazzo” (lo stato). · Umma: Comunità di tutti i credenti (mussulmani). Ha una connotazione politica. · Umra: complesso di cerimonie rituali alla Kaaba e nei suoi dintorni, che fanno parte dell’Hajji (vedi); · Ushur: tassa fondiaria (la decima) dovuta generalmente dai musulmani. · Uzza (Al-) “la molto potente”, nome della dea araba che è stata identificata con la stessa Venere e considerata figlia di Allah · Vaqf: Fondazione della manomorta, i cui introiti sono assegnati ad una istituzione di carattere religioso: mausoleo, scuola, biblioteca, ospedale, ecc. · Velayat e Faqih: Principio fondamentale della Repubblica islamica d’Iran secondo cui l’autorità politica appartiene agli Ulema e specialmente al primo fra di loro il Faqih. · Versetti Coranici. Prima di essere il titolo del romanzo di Salman Rushdie, essi sono primariamente dei versetti del Corano contestati dalla tradizione (Sunna). Questi versetti vengono definiti satanici, perché non possono essere stati ispirati da Dio. In questo caso i Dottori della Legge li hanno sostituiti con un altro giudicato più appropriato. · Vilayet: divisione territoriale ed amministrativa. equivalente a provincia. · Vizir: dall’arabo Wazir, ministro del Sultano ottomano e membro del Consiglio imperiale presieduto - dopo le riforme di Mehemet 2° (1444 1481) - dal Gran Vizir, massimo esponente dell’amministrazione, nominato dal Sultano. · Wafd: in arabo “delegazione”. Partito politico fondato da in Egitto da Saad Zaghul nel 1918; · Wahabismo: da Mohamed Abd al Wahab (1703 – 1792). Fondamentalismo mussulmano. Dottrina di ispirazione hanbalita, predicata in Arabia, tendente al rigetto di tutte le innovazioni, specie dei filosofo, delle confraternite e del culto dei santi, per un ritorno alle sorgenti vere della tradizione. Predica una interpretazione rigorosa e letterale della Sharja. Movimento puritano di riforma dell’Islam, aleato alla famiglia Saudita, esercita dalla fine del 1700 una influenza decisiva nel regno saudita, del quale è la religione ufficiale. E’ la dottrina più esportata nel mondo mussulmano dagli anni 1970. · Waqf o Waqif: fondazione pia, che nel mondo islamico ha conosciuto un grande sviluppo, costituita da una persona che, con l’intenzione di compiere una azione virtuosa, destina parte dei propri beni - che divengono in tal modo inalienabili - a fini caritatevoli. Gestite normalmente dal clero mussulmano ! · Zakat: elemosina rituale e legale nell’Islam, uno dei cinque principali doveri o pilastri (arkhan). Teoricamente il suo reddito dovrebbe essere consacrato per la maggior parte a soccorrere i poveri della comunità: · Zayditi variante degli Sciiti duodecimani che trae la sua origine dalle dispute sorte nella successione del 4° Califfo Alì 2° Zayd Al Abidin. Il successore naturale Zayd viene scartato dalla successione ed i suoi partigiani, sconfitti, daranno appunto vita agli Zayditi. Diffusi nello Yemen dal 797. · Zemmi: vedi Dhimmis : fedeli delle religioni riconosciute e “protette” dall’Islam.
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