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Forum 16

Sisma reale e sciopero virtuale

Notiziario Federmot

09/09/2009 - Autore Morandi

(Rieti)
Lo scorso 6 maggio i magistrati onorari di tribunale dell’intera penisola hanno effettuato la loro prima astensione virtuale. Questa forma di agitazione non ha comportato alcun disagio per l’utenza o per l’amministrazione della giustizia, svolgendosi in forma del tutto peculiare. Le udienze sono state celebrate regolarmente, ma l’indennità netta giornaliera è stata devoluta ai colleghi dell’Aquila ed alla protezione civile. I magistrati onorari dell’Aquila pagano più di altri gli effetti del terremoto: resteranno forzosamente disoccupati sino al 30 novembre, data per la quale si prevede la riapertura del foro cittadino. Ironia della sorte, per l’intero periodo saranno l’unica categoria di lavoratori a non percepire dallo Stato alcuna indennità (neanche quella di disoccupazione che è stata riconosciuta ai lavoratori autonomi), ed il Csm è rimasto sordo alla loro richiesta di essere applicati, in via provvisoria, ad altre sedi. Per gli altri colleghi abruzzesi la situazione è migliore ma, dipendendo anche loro dalla Corte d’Appello dell’Aquila, hanno in ogni caso perso un mese di retribuzione. Una ennesima ragione di protesta, che si aggiunge al diffuso malcontento per una situazione che assegna ai m.o.t. doveri certi e diritti meramente ipotetici o, per restare in tema, virtuali; non vi è certezza nemmeno sulla retribuzione in quanto, a prescindere dalla nuova normativa “ad orario”, capita sempre più spesso che ispettori ministeriali contestino gli emolumenti erogati in passato, e ne pretendano il recupero, assumendo che il Got o il Vpo non avesse titolo per farsi pagare l’attività in concreto affidatagli. Le toghe onorarie reatine non hanno avuto occasione di partecipare attivamente alla giornata di astensione virtuale, per difetto di udienze in quella data; se le cose fossero andate altrimenti, si sarebbe però posto il problema della “doppia virtualità”. Ben poco avrebbero potuto devolvere a chicchessia perché, per il secondo anno consecutivo, un banale problema di aggiornamento informatico ha determinato la sospensione dei pagamenti gestiti attraverso il programma in uso. Qui si maturano spettanze virtuali, e si stringe la cinghia in attesa di tempi migliori.

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