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Antichi Epigrammi Brocardo 20/10/2009 - AA.VV. (Rieti) Alla tomba di un Avvocato Non disse mai bugia, non amò l’oro: E pur, chi ‘l crederà?, fu uom di Foro. (Vincenzo Berni degli Antoni, Avvocato e Scrittore italiano, 1747-1828)
L’Avvocato e i suoi clienti Tre Curiali in campagna passeggiando Voller d’un Carrettiere Farsi giuoco scherzando. Gli dissero: Messere Quel tuo primo cavallo è grasso assai, Son magri, asciutti gli altri: e perché mai? Avete da sapere, Statemi, disse, attenti, Che il cavallo che è grasso e stassi in fiore, Quegli è un Procuratore, E gli altri i suoi clienti. (Giovanni Battista Crosa di Vergagni, Patrizio Genovese, Sec.XIX)
Il Brocardo
Cuius commoda, eius et incommoda Il soggetto che trae vantaggi da una situazione, deve sopportare anche gli svantaggi derivanti dalla stessa.
Cui prodest? (A chi giova?) Espressione risalente al giurista Cassio Longino, secondo il quale, per scoprire il colpevole di un reato, era necessario domandarsi a chi giovano le conseguenze del reato stesso. Il concetto originario “cui prodest scelus, is fecit”, ovvero “colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto”, si trova riferito contro Giasone nella Medea di Seneca.
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