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LA RAI C'E' O CI FA? La goccia che fa traboccare il vaso č sempre una goccia di pipė 02/01/2016 - (Cittā del Presepe) Ieri, primo gennaio, in casa a preparare il pranzo di Capodanno e poi tutto il giorno a godersi i parenti stretti rimasti in città. Del resto i giornali non sono usciti e per naturale aspirazione.. non accendo mai il televisore nelle feste. E poi, vai a vedere tu, se con un nipotino meraviglioso, che ti chiama Nonno e vuol essere preso in braccio, ti vai ad interessare di ciò che hanno combinato la Notte di San Silvestro la Rai, Papaleo, Amadeus e compagnia cantante. Oggi invece è un altro giorno e, come aveva predetto l'oracolo Rossella O'Hara, il sole è sorto ancora. Quindi un fugace sguardo alle ultime notizie ci stava (intercalare moderno lanciato, se vi ricordate, dai teleschermi da una sorta di Black Block che prima ha ammesso di avere sfasciato le vetrine a martellate e poi, in uno sprazzo residuale d'intelligenza, aveva ritrattato). E cosa ti scopro? Che sul cosidetto canale 1 della Rai, cioè sul presunto canale modereato, rispettoso delle famiglie e della Chiesa, quello che licenziò in un batter d'occhio Gad Lerner (che, comunque, hanno fatto bene a licenziarlo) per delle foto pedofile mandate in onda in pieno pomeriggio, al culmine della Notte di San Silvestro è stato mandato in onda un SMS con scritta la classica bestemmia che non si è mai capito se sia patrimonio degli atei o intercalare per credenti o sedicenti tali. Perchè, come la si voglia girare, se uno bestemmia Dio, si presuppone che creda nella sua esistenza. Ma torniamo a bomba (espressione che ben si confà alla mania di uccidere l'anno vecchio a colpi di bombe e bombette esplosive che poi finiscono per uccidere chi le manovra, piuttosto che l'anno terminato). Tra l'altro, l'anno vecchio si uccide da solo ogni 31 dicembre, alle ore 24.00 in punto. Quest'anno invece... Prima volta nella storia d'Italia fin dai tempi in cui la televisione entrò nelle case degli Italiani, l'Anno Vecchio, poverino, è stato ucciso con 60, diconsi sessanta, minuti di anticipo (che fanno 360 secondi), da un presentatore della Rai, certo Amadeus, assistito da una specie di attorucolo di periferia, certo Rocco Papaleo, i quali, per far ciò, si presuppone siano stati pagati profumatamente. Dicevamo della bestemmia in diretta televisiva. Il malcapitato dipendente Rai, individuato come capro espiatorio della grave negligenza perpetrata a danno dell'immagine della Società, è stato prontamente sospeso dal servizio. E questo è un fatto sul quale ci sarebbe molto da dire. Chi nella vita ha fatto il capo squadra, il capo servizio o il dirigente, sa benissimo che affidare ad una persona un compito impossibile da eseguire implica che in caso di errore o danno, a pagare sia lo stesso dirigente (o presunto tale, visto che costoro vengono assunti per raccomandazione... magari senza possedere requisiti e caratteristiche confacenti), piuttosto che il malcapitato dipendente il quale, pur rendendosi conto della impossibilità di eseguire il compito, si guarda bene dal recalcitrare... atteso che il reclamo potrebbe costargli il posto. Il comunicasto Rai in proposito ha tenuto a precisare che al momento del countdown sono pervenuti oltre 150 mila SMS. Sottinteso: Come avrebbe potuto fare il dipendente ad accorgersi del messaggio blasfemo?. Allora la cosa da fare a livello di dirigenza sarebbe stata quella di non mandare in onda SMS che servono solo a fare cassa, visto che per ogni SMS scattava l'addebito automatico di 55 centesimi di Euro a favore della Rai. Tuttavia la Rai si è liberata da ogni responsabilità comunicando che ha sospeso l'innocente capretto espiatorietto. Fumo negli occhi e nient'altro, per evitare il licenziamento in tronco del funzionario che ha dato quell'ordine ineseguibile. Ossia l'ordine di controllare tutti gli SMS e scartare quelli che potevano offendere qualcuno o qualcosa. Compito che presupporrebbe, oltre che una cultura enciclopedica ed un'intelligenza macroscopica, anche una smisurata velocità di pensiero e d'azione superiori a quelle di Speedy Gonzales ... il noto Messicano dei fumetti più veloce del mondo per antonomasia. La verità è invece un'altra. La Rai, per ogni SMS pervenuto incassava 55 centesimi di Euro. Che moltiplicati per i 150 mila messaggi pervenuti nei poche secondi del countdown, fanno la bellezza di 75 mila Euro. Che non è poco. Da notare che il dirigente Rai responsabile del grave fatto in questa storia tutta italiana non compare. Anzi, probabilmente sarà premiato per avere introitato nelle casse della Società un gruzzoletto sicuramente superiore di molto ai 75 mila Euro relativi al solo minuto in cui è scattata la Mezzanotte. Mentre il capretto espiatorio, per sua fortuna, è stato soltanto sospeso... non licenziato. Quindi, terminata la sospensione, si presuppone il 7 di gennaio, finite cioè le feste, sarà punito con una letterina di censura, reintegrato in servizio e trasferito ad altro ufficio, tipo usciere orizzontale o usciere verticale. Chi lo sa se esistono ancora? Una volta alla Rai le lettere e gli appunti venivano recapitati da un ufficio all'altro dello stesso corridoio a cura di uscieri orizzontali e da un piano all'altro a cura di uscieri verticali. Ovviamente gli uscieri di scala ricevevano un'indennità sostanziosa. Sai?.. Il dislivello logora. Insomma, alla fine di tutto questo baccano, dopo l'inutile polverone, tutto tornerà come prima. Da una parte una Rai sanguisuga. Dall'altra certi utenti Rai che si fanno spillare quattrini in cambio di un'effimera comparsa nel bottom dello schermo, nelle strisce semoventi che nessuno legge. E dall'altra ancora i censori un tanto al chilo, i quali, non avendo altro di cui parlare, per non disturbare il manovratore, riempiono il poco spazio disponibile sui giornali, le cui pagine sono invase dalla pubblicità selvaggia, con lazzi e duoli diretti contro nani e ballerine, che non gliene può fregare di meno, come si usa dire a Roma e dalla parti di Viale Mazzini. E lo spettacolo continua. Spettacolo che non ha nulla dello spettacolo come lo intendono il Devoto-Oli e la Treccani. Infatti, lo pseudo spettacolo offerto dalla Rai la Notte di San Silvestro è stato quanto di più insulso, ottuso, meschinello, insignificante, oltraggiante ed alla fine disorganizzato e, se si vuole, anche offensivo, si possa pensare. Il cosiddetto attore cinematografico Papaleo ha occupato la scena con performances davvero insulse e forzate, al limite del volgare e del triviale, per la totale mancanza di humor, per l'incapacità di intrattenere, per l'insipienza, per la totale leggerezza dell'essere. Sparava a braccio frasi smorzate, inopportune e inadatte all'occasione e al luogo. Senza parlare della sciarpa bianca indossata sullo smoking che ci ricorderebbe Fellini, grande regista e uomo di consistente stazza. Sinceramente vedere scimmiottare Fellini da un bassotto qual è Papaleo, tra l'altro uomo senza stile, né compostezza, fa veramente accapponare la pelle. Il co-conduttore Amadeus, normalmente compìto, moderato ed educato, si è lasciato trasportare, trasformando il palco in un ring e la co-conduzione in una schermaglia insulsa e senza senso. E' giocoforza infatti che le comunità, anche quelle minime, in genere si livellino ai livelli più infimi. Senza altro aggiungere al casus della Mezzanotte anticipata. Che gli orologi Oregon rabbrividiscono ancora. Una serata insomma costruita (mai verbo fu più inadatto a descrivere lo sfacelo culturale e psicologico del Papaleo e dell'Amadeus) con tessere di seconda mano, pezzi di analfabetismo da avanspettacolo e sbruffi di gaffes e cattiverie gratuite, talvolta distribuite senza neanche mirare contro un preciso obiettivo. Il Papaleo, al culmine delle sue invenzioni, si è improvvisato baciatore di professione. Nessuno di quelli che salivano sul palco veniva esentato dal bacio di Papaleo. Facevano da contrappeso i commenti offensivi nei confronti di non si sa chi, se della bravissima, bellissima e sicilianissima Miss Italia Giulia Salemi o se degli organizzatori di Matera che l'avevano scelta per presentare i documentari sulla Regione Basilicata. Il Papaleo insistentemente ripeteva che la presentazione di quei filmati non doveva essere affidata ad una Siciliana, ma ad una ragazza di Matera. Nulla di più inopportuno e squalificante. Tutto buttato là, in faccia agli spettatori in piazza, incartapecoriti dal freddo ed agli spettatori televisivi, più che altro occupati a sgranocchiare cibi e dolci e a canticchiare insieme a raccogliticci cantanti le pessime canzoni del loro repertorio. Cantanti nobilitati dal fatto di essere stati ammessi, a quanto veniva comunicato con esagerato sussiego, al festival di San Remo. Loro o le loro case discografiche? Boooooh ?!...
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