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La Storia secondo Massimo Iacopi

I GRIMALDI DI MONACO

Una dinastia con mille anni di regno


13/04/2016 - Massimo Iacopi


(Assisi)

Insediatasi con astuzia sul promontorio roccioso dal 1297, la famiglia Grimaldi prenderà definitivamente possesso di Monaco solo alla metà del XIV secolo. Da allora, essa ha fatto sempre fronte alle difficoltà, spesso per merito delle donne della casata, ed il nome si è trasmesso fino al sovrano attuale.    

La dinastia dei Grimaldi mette le sue radici sul suolo monegasco nel XIII secolo, ma la storia di questa casata è inestricabilmente legata a quella della Repubblica di Genova e del Principato di Monaco. Essa discende da Grimaldo, un uomo di Stato genovese dell’epoca delle prime crociate, che diventa Console di Genova nel 1162. I suoi discendenti hanno condotto spedizioni marittime di un certo rilievo e si sono imposti rapidamente come una delle più potenti famiglie di Genova. Quest’ultima va, tuttavia, incontro ad una instabilità politica cronica durante la quale diverse famiglie si disputano il potere. Nel X secolo, Genova controlla Monaco, ma le lotte di influenza che agitano la Repubblica echeggiano anche sul promontorio roccioso monegasco. Nel XIII secolo, i Guelfi ed i loro alleati i Grimaldi vengono espulsi dalla città, mentre i Ghibellini controllano Genova e la fortezza di Monaco. A questo punto Francesco e Ranieri Grimaldi entrano nella leggenda: l’8 gennaio 1297, travestiti da frati francescani, bussano alla porta della fortezza e chiedono asilo per la notte. Questi monaci non svegliano alcun sospetto e la piazzaforte viene aperta: Francesco e Ranieri riescono, a quel punto, a far entrare i loro uomini con i quali si impadroniscono della piazzaforte di Genova. Questo successo sarà, pertanto, di breve durata, perché i Grimaldi ne verranno espulsi quattro anni più tardi. Sarà Carlo I, discendente di Francesco che riconquista la fortezza nel 1331, diventando, così il primo signore di Monaco, che molti considerano come il vero fondatore del Principato monegasco.

I Grimaldi: pragmatici e visionari

Il porto di Monaco, idealmente posto fra il regno di Francia e la Repubblica di Genova risulta una posizione molto ambita. I Grimaldi per poter conservare la loro nuova signoria, cercano disperatamente un protettore, essi sono, come tutti i Genovesi, ottimi marinai e questa loro competenza attirerà l’interesse dei re di Francia e conseguentemente consentirà ai Grimaldi di ottenere la loro protezione: essi mettono a disposizione del re galere ed uomini, specialmente in occasione delle Crociate, ottenendo in tal modo non solo denaro, ma anche diversi territori. In tale contesto, nel 1346, i Grimaldi acquistano la signoria di Mentone, Castiglione e Roccabruna. La cittadella di Monaco viene ingrandita, diventando una importante fortificazione, che consente di controllare la navigazione al largo del territorio. A tal fine, i signori fanno costruire, in particolar modo, una immensa cisterna nel sottosuolo per far fronte al fabbisogno idrico del migliaio di abitanti. Per far diventare Monaco quella città che è oggi, dato che all’epoca era appena un porto di passaggio, i Grimaldi hanno una idea visionaria: dal XIV secolo sopprimono le imposte e le tasse, spingendo in tal modo la gente ad insediarsi in questo porto che presenta notevoli vantaggi rispetto al circondario. I Grimaldi, riescono, in tal modo, a creare, da una piazzaforte, una città.

Il primo principe di Monaco

Il passaggio nel 1360 ai Savoia della Contea di Nizza, nel quale Monaco si trova geograficamente inserita, spinge i Grimaldi a stringere rapporti sempre più stretti con la Casa Reale di Francia ai fini della loro sicurezza e per un riconoscimento ufficiale nel contesto dei principi europei. Da questo momento i Grimaldi cercheranno di vedere legittimato il loro possesso con un riconoscimento di sovranità. La cosa si concreta nel 1512, quando il re di Francia, Luigi XII, riconosce che “Il signore di Monaco tiene la sua piazzaforte unicamente per grazia di Dio e della spada”. Un secolo più tardi, Onorato II si autoproclama “principe” ed ottiene un vero statuto presso la corte francese: Luigi XIII lo copre di titoli e di terre. Onorato II, per assicurarsi durevolmente questa alleanza, fa sposare suo nipote, Luigi I, con Charlotte di Grammont, l’erede di una delle più illustri famiglie francesi. Il matrimonio viene celebrato il 30 marzo 1660. Charlotte è una donna volubile e per sottrarla alle tentazioni della corte di Francia, Luigi I la porta a Monaco, senza peraltro sapere che l’amante di sua moglie la segue insieme ai i bagagli!

Una prosperità senza posterità.

Il 3 gennaio 1701, Antonio I, succede a suo padre Luigi I. Educato a Versailles, egli dota il suo principato di una vera corte reale. Egli arricchisce le collezioni d’arte della famiglia e chiede a Jacques Gabriel, architetto di Luigi XIV, di costruirgli a Mentone una residenza secondaria, il Palazzo Carmolés. Il sovrano vi si reca spesso, per sottrarsi ai vincoli di etichetta del palazzo principesco di Monaco. E’ il suo palazzo di piacere e circonda la sua residenza con un giardino di agrumi, scelta operata per un suo gusto particolare, ma soprattutto per interesse economico. Egli organizza il commercio del limone e costruisce, in tal modo, la ricchezza di Mentone e Monaco. Se il regno di Antonio I assicura la prosperità del principato, egli tuttavia non avrà successo nel tentativo di avere un discendente maschio: dal suo matrimonio con Maria di Lorena nasceranno sei figlie e sarà Luisa Ippolita che assicurerà la perennità della dinastia. Antonio I, con l’accordo di Luigi XIV fa in modo che il marito di sua figlia assume il cognome dei Grimaldi.

Nel 1715 Luisa si sposa con Jacques Goyon de Matignon. Alla morte di Antonio I, nel gennaio del 1731, Jacques gli succede sul trono come Jacques I di Monaco. Questa unione porta nella borsa di Monaco nuovi possedimenti, quelli della famiglia Matignon, in Bretagna ed in Normandia, come anche il titolo di “Sire di Matignon”, portato ancora oggi dal principe di Monaco.

Col passare del tempo i Grimaldi trovano un arrangiamento anche con i Savoia, i quali concedono al sovrano monegasco l’onore di disporre di un Aiutante di Campo, tratto dai ranghi degli ufficiali dell’Esercito Italiano. Infine, Alberto II, l’attuale principe di Monaco, è uno dei più titolati d’Europa ed uno degli ultimi sovrani assoluti al mondo.

BIBLIOGRAFIA

Lingua Paolo, I Grimaldi di Monaco, De Ferrari, Genova 2014.

Scorza Angelo M.G., Le famiglie nobili genovesi, Genova, Fratelli Frilli Editori,1924


 

 

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