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LA RESISTENZA DI ROMA ALLE VITTORIE DI PIRRO Ormai segnata la sorte delle colonie greche in Italia. Ma Pirro prova ugualmente a fermare la storia 10/06/2016 - (Assisi) PREMESSA DEL DIRETTORE DI GRAFFITI Quando si inizia a parlare di un personaggio storico come Pirro e della sua terra, l’Epiro, credo sia opportuno preliminarmente fare due precisazioni: una che l’Epiro, di cui Pirro fu re incontrastato, corrisponde territorialmente, più o meno, all’attuale Albania; l’altra che Pirro, purtroppo per lui, passò più che altro alla storia come un sfigato in quanto, dopo aspri, lunghi ed accaniti combattimenti dentro e fuori dal suo territorio nazionale, nei quali furono sacrificati denari e vite umane, alla fine concluse la sua vita di re e combattente da vincitore, ma con in mano un pugno di mosche, tant’è che tuttora, un risultato ottenuto dopo tanta fatica, ma che alla fine si rivela inutile e senza più l’importanza sperata, viene indicato come “La vittoria di Pirro”. Il perché e il come di questo triste destino ce li spiegherà pazientemente il Generale Massimo Iacopi, appassionato redattore di ricerche storiche, che collabora attivamente con Graffiti, Rivista di Arte e Cultura che mi onoro dirigere. AVVERTENZA PER I LETTORI L’ARTICOLO DI RICERCA SULLA VICENDA STORICA DI PIRRO RE DELL’EPIRO INVIATA A GRAFFITI DAL GENERALE MASSIMO IACOPI E’ PUBBLICATA NEL DOWNLOAD IN ALTO A DESTRA IN QUESTA PAGINA.
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