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Il Caro Prezzi Ermetismo selvaggio per dire che costa tanto Sep 3 2003 12:00AM - (Modena) Nella ormai lunga lista delle involuzioni della lingua italiana che Graffiti-on-line.com non manca mai di carpire, vorrei portare all’attenzione dei lettori un fatto che se inizialmente potrà apparire un simpatico aneddoto alla fine si svelerà nella sua vera natura: “opera ddemoniaca iè (detto alla siciliana)”. Per lo più i “Giornalisti” ma anche alcuni uomini politici da strapazzo usano molto spesso espressioni del tipo Il Caro Prezzi, Il Caro Vita, il Caro Benzina insomma il Caro qualcosa.
Pensando e ripensando al perché si usi questo modo becero di parlare mi sono venute in mente queste due risposte:
- la prima è che Caro Prezzi sia un po’ come Caro Papà, come stai? E’ tanto tempo che non ti scrivo… Magari la vogliono buttare un po’ sul patetico o sul sentimentale forse per non farci pesare troppo l’aumento dei prezzi.
- La seconda è che forse si vuole dare all’aggettivo “Caro” il valore di sostantivo magari in sostituzione di un pronome personale, cioè si vuole personificare la situazione dell’aumento dei prezzi quasi per individuare un responsabile. Chi è il responsabile dell’aumento della benzina? Si è lui è il Caro Benzina che ha aumentato il prezzo. Chiamiamolo e diciamogliene quattro: Attenzione Prego, Il Signor Caro Prezzi è atteso in parlatorio, Ripeto…
Inizialmente ciò può anche non stonare all’orecchio del vecchio giornalista o del lettore attento, ma se osserviamo bene ci sono degli antefatti importantissimi da notare. Vi faccio osservare quanto ho da dire con un esempio molto semplice riassunto in questa frase coniata per un rialzo del prezzo della benzina: “Il Caro Benzina ha ormai raggiunto livelli inaccettabili. Le associazioni dei consumatori hanno già sporto denuncia all’autority…dicono che il Caro Benzina va arrestato.”
Facciamo ora il caso che ci sia un aumento dei prezzi delle case… basta sostituire la parola benzina con mattone ed il gioco è fatto: “Il Caro Mattone ha ormai raggiunto livelli inaccettabili. Le associazioni dei consumatori hanno già sporto denuncia all’autority…dicono che il Caro Mattone va arrestato.” E così a seguire.
Faccio cioè notare che queste forme strane mascherate da linguaggio giornalistico ermetico ed idiomatico in effetti nascondono grosse verità… La mancanza di idee e forse anche di voglia di lavorare. Spesso gli articoli vengono scritti con lo stampone, cioè quella cosa bellissima che consente ad un qualtaltrista qualsiasi di poter dire di fare il giornalista magari per una importante testata…basta sostituire alcune parole con la funzione dell’editor di testi del computer “Sostituisci” (generalmente nel menu modifica per gli interessati) premere OK ed il gioco è fatto. In tre minuti da un articolo che parlava di aumento del prezzo della benzina si passa ad un articolo che sviscera il problema dell’aumento di prezzi delle case con risvolti interessantissimi mai concepiti prima.
Penso che ora anche voi possiate valutare nella giusta ottica queste espressioni diaboliche. Da qui, allora, nasce almeno un problema: se il giornalista scansafatiche riceve l’incarico di scrivere un articolo sull’aumento dei prezzi delle onoranze funebri avremo come risultato o un problema grave o l’ennesima involuzione neologistica del linguaggio…
Cosa pensate scriverà? (1) il Caro Onoranza Funebre, (2) il Caro Bara o (3) il Caro Funerale. Sul primo e sul terzo non credo possa funzionare per ovvi motivi, il secondo non dà la sensazione del problema visto che ciò che aumenta non è solo la Bara ma anche il resto… Cosa fare allora…. Per non dover riscrivere tutto l’articolo … ci vuole una grossa intuizione … Caro….cosa??? Caro MORTO! E’ la risposta esatta?… La accendiamo? E accendiamola allora. Caro MORTO va bene perché oltre a dire che morire costa tanto e sempre di più si può anche compiangere il defunto (Caro Morto, mi manchi tanto…).
E così qualche giornalista inventerà un altro modo di dire che i funerali costano tanto usando l’ennesima espressione maldestra del Caro. Per limitare il dilagare del Caro avrei una soluzione: al prossimo sciopero dei giornalisti magari sul rinnovo del contratto e quindi al conseguente aumento del loro salario potremmo scrivere che il loro stipendio è aumentato con la frase Caro Giornalista…. Allora Caro Giornalista sai cosa Ti dico e Ti scrivo usa la lingua italiana in maniera corretta non inventare scuse … pardon parole diaboliche per lavorare sempre meno. Torniamo allora allo stampone sostituendo alla Benzina il Giornalista: “Il Caro Giornalista ha ormai raggiunto livelli inaccettabili. Le associazioni dei consumatori hanno già sporto denuncia all’autority…dicono che il Caro Giornalista va arrestato.” In attesa che venga scarcerato … arrivederci al prossimo CaroSello.
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